21-10-2015
Dure le reazioni di ebrei e palestinesi
"Hitler non voleva sterminare gli ebrei, solo espellerli". La dichiarazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu, durante un intervento ieri sera al trentasettesimo Congresso sionista mondiale, ha fatto tremare i polsi agli storici dell’Olocausto e a esponenti del mondo ebraico. Dura la reazione del leader dell’opposizione Isaac Herzog che ha parlato di pericolosa distorsione con il fine di “minimizzare la Shoah e la responsabilità di Hitler nel terribile disastro del nostro popolo”. "Chiedo a Netanyahu di correggerla immediatamente” ha detto ribadendo che “c’era un solo Hitler, quello che ha scritto il malato 'Mein Kampf'. E che nel 1939, quasi tre anni prima dell’incontro con al-Husseini, parlò al Reichstag presentando la Soluzione Finale”.
Non è la prima volta che il primo ministro israeliano fa affermazioni di tale portata. Come riferisce oggi il quotidiano israeliano Haaretz, già nel 2012 Netanyahu, in un discorso alla Knesset, il parlamento monocamerale di Israele, aveva definito Haj Amin Al-Husseini "uno dei più importanti architetti" dell'Olocausto. Non Hitler quindi, ma il muftì di Gerusalemme, cioè la suprema autorità giuridico-religiosa della città. Sarebbe stato lui a indurre il Führer, in un incontro avvenuto nel 1941 a Berlino, a bruciare gli ebrei per non permettere loro di arrivare in Palestina. Secondo il muftì non sarebbe, quindi, stato sufficiente espellerli come invece aveva proposto il leader nazista. Questa la ricostruzione storica avallata dal primo ministro israeliano che tornando sulle affermazioni fatte ieri ha dichiarato: "Non ho avuta alcuna intenzione di sollevare Hitler dalla responsabilità per l'Olocausto e la Soluzione Finale". Un piccolo passo indietro che non è servito a sedare gli animi.
Sconcerto infatti anche tra i palestinesi. "Parole indifendibili e infiammatorie" ha definito quelle di Netanyahu sulla Shoah il segretario generale dell'Olp Saeb Erekat. E anche Abu Mazen attacca: "Netanyahu vuole cambiare la storia, la storia del popolo ebraico". Non si fa attendere la reazione della Germania. "Conosciamo bene l'origine dei fatti. È giusto che la responsabilità sia sulle spalle dei tedeschi" ha fatto presente il portavoce della Merkel.
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