30-12-2015
Un Olimpico in festa per la serata organizzata, a scopo benefico, dall'ex terzino romanista Vincent Candela e dall'associazione Trentadue Onlus
Quindicimila spettatori, la Curva Sud dopo mesi di contestazioni torna a tingersi di giallo e rosso. Un clima festoso quello che ha riscaldato l’Olimpico nella serata “Voi siete leggenda”, organizzata a scopo benefico dall'ex terzino romanista Vincent Candela e dalla sua associazione “Trentadue Onlus”. Cori, fiumi di applausi per le vecchie glorie scese in campo ieri 29 dicembre 2015 nella sfida tra rossi e bianchi. Acclamati anche gli attuali campioni della Roma che hanno aderito alla manifestazione. Sul rettangolo di gioco hanno sfilato nell’abbraccio del calore dei tifosi sugli spalti: Nainggolan, De Sanctis, De Rossi, Florenzi e Francesco Totti. Per il numero 10 giallorosso, accompagnato dai figli e i nipoti, un’esplosione di emozioni si è registrata sugli spalti. Ha fatto il suo ingresso tenendo stretta tra le mani la sciarpa della squadra che ha scelto per la sua intera carriera, dopo Zeman e prima di Candela, correndo e salutando, sorridendo, andando a raccogliere anche l’abbraccio di tutti i bambini delle scuole calcio presenti sulla pista.
La manifestazione. Un fiume di cartoncini gialli e rossi facevano da cornice ad uno striscione con scritto: “Bentornati campioni”. Questo il saluto che il popolo romanista ha scelto di riservare alle vecchie glorie che hanno partecipato alla serata dallo scopo benefico. Tanti i loro nomi: da Pruzzo a Nela e Conti, passando per Aldair, Pelizzoli, Konsel, Graziani, Delvecchio, Tommasi, Annoni, Perrotta, Zeman, Di Biagio, Chimenti, Boniek, Giannini, Prohaska, Righetti, Rizzitelli, Desideri, e con la partecipazione di Antonello Venditti, il cantautore dello storico inno giallorosso. Da circa tre mesi non si vedeva una Curva Sud così bella, uno spettacolo. L’assenza dei tifosi è stata dovuta a causa della protesta in atto contro le norme imposte dal prefetto Gabrielli sulla divisione del settore, applicate solo nello Stadio Olimpico di Roma. Ma quella di ieri sera è stata un’occasione diversa, che prescindeva da tutta, è stata una serata in onore del passato, come recitava uno striscione: per le “Glorie di un passato mai dimenticato amore che il tempo non ha cancellato”. La Curva risuonava tra i cori per inneggiare i campioni storici giallorossi, come quello in onore ad Agostino Di Bartolomei.
La partita. Il fischio di inizio risuona alle ore 21.15, subito dopo l’ultima nota dell’inno “Roma, Roma, Roma”, per un match lungo 60 minuti, terminato con la vittoria per 3 a 2 in favore dei rossi. Le squadre in campo sono divise in due compagini. I bianchi composti da Aldair, Annoni, Boni, Boniek, Chimenti, Delvecchio, Di Biagio, Di Carlo, Faccini, Oddi, Petruzzi, Konsel, Perrotta, Rizzitelli, Tonetto, Tovalieri. E, appunto, i rossi: Chierico, Conti, Desideri, Di Magno, Giannini, Guigou, Maini, Pelizzoli, Prohaska, Righetti, Scarchilli, Scarnecchia, Tommasi. Dopo soli 10 minuti dall’inizio Super Marco Delvecchio porta in vantaggio la sua squadra, ma rispondono dopo poco i rossi con la rete del pareggio su calcio di rigore firmata Giuseppe Giannini. Al 26’ minuto arriva il gol del vantaggio per la compagine rossa ad opera di uno dei protagonisti dell’ultimo scudetto giallorosso: Damiano Tommasi. Finisce il primo tempo e dalla Curva fa capolino un nuovo striscione: “Siamo ancora qua”. Inizia il secondo tempo e, al 45’ minuto di gioco, Rizzitelli, servito in area segna il gol del 2 a 2, è il pareggio dei bianchi. A pochi minuti dal termine della partita, Candela sancisce la vittoria dei rossi mettendo in buca la rete del definitivo 3 a 2. Proprio il campione francese ha voluto commentare questa festosa serata al termine dell’incontro: “Beneficenza? Era la prima cosa. La Curva è stata bellissima, ha cantato, senza polemiche. Mi aspettavo più gente in Tevere e Monte Mario. Della Roma si parla tutti i giorni, era una giornata per parlare poco e fare fatti. Sono contento perché è andato tutto bene, ringrazio i compagni e chi è venuto allo stadio. Loro rispondono sempre presente, quando uno si comporta bene ha sempre un ritorno. Ha risposto presente anche chi non conoscevo. Non mi piacciono i furbi, non avevamo bisogno dell’arbitro. Ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato, gli sponsor, tutti quelli che hanno reso possibile giocare qui. Il mio gol? Avevamo deciso che chi segnava vinceva, forse me l’hanno fatto fare, ma non è importante il risultato”.
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