27-02-2016
Il premier si dice 'straorgoglioso' del risultato raggiunto in Senato
Il Senato ha approvato il ddl sulle unioni civili. Il Partito Democratico (non tutto) festeggia. Il premier Matteo Renzi, sul palco della Scuola di formazione politica del Pd, si è detto «straorgoglioso» del risultato raggiunto: «So che tra di voi ci sono opinioni diverse. Tuttavia è vero che per essere idealisti bisogna sognare l'impossibile, ma poi bisogna portare a casa il possibile. L'alternativa al maxiemendamento era la melina. Se noi avessimo fatto zero a zero sui diritti anche in questa legislatura, ci sarebbe stato da vergognarsi». E ha aggiunto: «L'obiettivo di alcuni era non fare nessuna legge, e allora ci voleva un colpo di reni per far svoltare la partita, perché fare uno zero a zero sui diritti sarebbe stato una vergogna. Come quando nelle squadre si fa catenaccio ci voleva un colpo per vincere la partita».
Come è petaloso Renzi quando parla di idealismo. Chiama così la strategia, e mentre pronuncia una frase dall’insopportabile suono aforismatico («per essere idealisti bisogna sognare l’impossibile, ma poi bisogna portare a casa il possibile») fa una sorta di mea culpa, e ammette, tutto racchiuso in quel «ma poi», che gli ideali stanno in cielo e la sua legge sulle unioni civili molto più giù. Una massima che segue un climax discendente, che mentre vuole volare viene colpita da un colpo di fucile e cade a terra. L’idealismo di Renzi è alato come un fiore, che poi però perde i petali al vento.
Come è petaloso Renzi quando pronuncia la parola melina. Quando parla giovane. Quando usa l’analgesica metafora del calcio per conquistarsi, forse, dopo il fallimento con la comunità Lgbt, per nulla soddisfatta dal ddl Cirinnà, quantomeno la comunità dei tifosi. «Ci voleva un colpo per vincere la partita», che lui ha giudicato vinta. Lui, arbitro di se stesso, come un fiore che se ne sta piantato a terra e si impone sull’erba addormentata.
Come è petaloso Renzi quando si auto-impollina. Quando si loda, si magnifica, si gonfia come un fiore al sole. Quando i suoi petali si chiudono e si schiudono in un applauso, incoraggiati da una brezza snella: è la ministra per le Riforme Maria Elena Boschi, quando racconta che al momento della firma per le unioni civili le è tremata la mano, perché «non è una legge come le altre».
TAG: renzi, unioni civili, petaloso, renzi petaloso
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