Lazio di campionato e Lazio di Coppa. Troppe parole sono state spese su questo dualismo che inchioda la compagine biancoceleste a un dato di fatto divenuto ormai oggettivo e inoppugnabile. Inutile discuterne è così e basta! Se la Lazio in Coppa è ancora capace di divertire e imporre il suo gioco, il Campionato sembra diventato una grigia routine incapace di offrire ulteriori stimoli se non al cospetto delle grandi. Così, ecco che i fasti di Coppa preparano il terreno all'ennesima bruciante sconfitta in campionato, tra le mura amiche dell'Olimpico. Complici una pioggia battente che rende il campo più simile a una risaia che a un terreno di gioco e una prestazione poco convinta, la Lazio perde due a zero contro il Sassuolo e esce dal campo tra gli olè dei pochi tifosi presenti all'Olimpico. I biancocelesti scivolano all'ottavo posto in classifica rendendo ancora più esigue le speranze di agganciare il carrozzone Europa.
Pioli deve fare a meno di Marchetti, Radu, Basta e Matri e al loro posto schiera Berisha, Konko, Lulic e Klose. Si rivede anche Candreva in campo dal primo minuto, dopo una settimana turbolenta che lo ha visto al centro di chiacchiere su una sua presunta rottura con lo spogliatoio.
Durante il primo tempo, la partita è fortemente condizionata dalla pioggia battente che rende pesante il terreno di gioco. Le due squadre, infatti, hanno grande difficoltà a giocare palla a terra e scelgono di affidarsi a lanci lunghi. L'avvio della Lazio sembra promettente. I biancocelesti pressano molto ma il Sassuolo sa attendere e ripartire. Al 41' un'ingenuità di Mauricio, che entra in scivolata su Defrel e lo atterra. L'arbitro Damato concede il rigore al Sassuolo. Sul dischetto va Berardi che trasforma in rete. Reazione immediata della Lazio, però, che con Parolo sfiora di testa il palo. Il primo tempo si conclude con una punizione di Candreva calciata troppo alta.
Il secondo tempo si apre con la Lazio sempre in attacco. I ragazzi di Pioli ci provano in tutti i modi, con Candreva, Parolo, Konko ma la palla non vuole saperne di entrare in rete e le conclusioni sembrano anche piuttosto confuse. La Lazio cala e il Sassuolo riprende coraggio e raddoppia al 67' con Defrel. Al 74' giustamente annullato un altro gol al Sassuolo. Sansone aveva toccato la palla con la mano prima che entrasse in rete. La difesa della Lazio va in confusione totale e su questa constatazione caliamo il sipario.
I motivi che hanno portato la squadra all'ennesima sconfitta in campionato sono quelli di sempre. La difesa imbarca tutta la pioggia che sta cadendo su Roma e l'attacco si dimostra inconcludente e poco lucido. Sembra non esistere il gioco di squadra e le azioni più offensive sembrano affidate alla libera interpretazione dei vari interpreti. Gli unici a tenere ancora botta sono Konko e Biglia.
La pioggia battente, lo stadio che si svuota, la delusione negli occhi dei tifosi... Un' immagine che sembra evocare tutto a un tratto la figura di "Caron dimonio con occhi di bragia" che tuona: "lasciate ogni speranza o voi che entrate". Il dubbio è se sia rivolto ai giocatori ormai alla deriva o ai tifosi rassegnati a vivere un anno infernale?