Roma. Succede di nuovo. È la storia che si ripete, uno scherzo del destino, forse: è il fucile giocattolo che fa scattare l'allerta terrorismo e la caccia all'uomo; qualcosa che ricorda quanto accaduto a fine gennaio a Termini. Proprio stamani nella stazione di piazzale Flaminio, sulla metro A, si sono vissuti attimi di panico e terrore: un uomo, palesemente ubriaco, è stato fermato in possesso di un fucile ad aria compressa. Ma non solo: sotto la maglia nascondeva anche un paio di cartucce da caccia calibro 12, incompatibili con l'arma di cui era in possesso.

A far scattare l'allarme è stato il rigonfiamento sotto la maglia dell'uomo. Ad intervenire, onde evitare una possibile minaccia, i militari dell'esercito che hanno bloccato il sospettato, un ucraino presumibilmente senza fissa dimora.  L'uomo, palesemente ubriaco, ha cominciato ad agitare il fucile giocattolo sulla banchina della stazione di piazzale Flaminio. Sul posto anche il 113 e la polizia. Una storia che si conclude con un lieto fine, fortunatamente. Dopo un po' di resistenza, si è scoperto cosa l'uomo nascondesse sotto la maglia: un fucile giocattolo e 2-3 cartucce da caccia, calibro 12. Per questo è stato denunciato per procurato allarme e porto abusivo di munizioni.

Un episodio che richiama alla mente quell'uomo, immortalato dalle telecamere di servizio, che con un fucile in mano e uno zainetto sulle spalle passava per la Stazione Termini. L'uomo, un pizzaiolo di 44 anni, rintracciato poi ad Anagni, dove era arrivato prendendo un treno, aveva fatto scattare l’allarme terrorismo con una gigantesca caccia all’uomo. In realtà si scoprì poi che aveva comprato un fucile giocattolo da regalare al figlio.