24-07-2016
'Troie e rottinculo': questi i mali della società, a cui bisogna ribellarsi, secondo il fondatore del Partito della Famiglia
«L’amore ti rende un ribelle, un rivoluzionario», dice insipidamente Osho. Peggio di lui, a proposito di ribellione, è riuscito a dire solo Mario Adinolfi, ieri, sulla sua pagina Twitter: «Avrei voluto essere il ribelle di una società bigotta, ma in una società di troie e rottinculo l’unica ribellione possibile è essere bigotti». Capite? Mentre voi vi ribellate al caldo estivo, ai rigori, ai patiti di Pokemon Go, alla carbonara con la pancetta al posto del guanciale, a Jovanotti in radio a tutte le ore, qualcuno (e non solo Adinolfi, visto il certo seguito che, seppure non vistosissimo, ha avuto il suo cinguettio su Twitter) si ribella, armato di bigotteria, alle «troie» e ai «rottinculo», ritenuti i mali della nostra società. Ma, se Adinolfi ne è il bene, possiamo dormire sonni tranquilli.
Dal tweet di Adinolfi è scaturito un battibecco con don Dino Pirri, volto di Tv2000: «Chi non è bigotto vede una società di persone da amare (no, stavolta non è Osho, ndr). E sa che c'è sempre la possibilità “nuova” del Vangelo». Di qui, un botta e risposta tra i due che tira in ballo conformismo, giudizio universale, peccato e politica.
Il fondatore del Popolo della Famiglia (divorziato e risposatosi a Las Vegas) ha dato spesso adito a polemiche sui social. Si ricordi lo spropositato omaggio su Twitter alla Terra dei fuochi («Si sono fatti devastare tacendo dalla camorra che ha interrato per anni rifiuti tossici, ora fanno le manifestazioni. Che popolo di merda», ottobre 2013).
Dopo essere stato bannato su Facebook in seguito alle segnalazioni di alcuni utenti, il mese scorso “il ribelle” Adinolfi ha detto addio alla piattaforma: «Su Facebook perdiamo una marea di tempo e questo luogo fa scattare narcisismi e istinti bellici che nella vita reale sono stoppati da condizioni oggettive oltre che da sacrosanti freni inibitori». E menomale che sono «stoppati», no? Di quale oggettività parli, rimane un mistero. Insieme a quello sul perché abbia detto addio soltanto a Facebook, e non anche a Twitter.
TAG: adinolfi, twitter, adinolfi twitter
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