26-04-2017
I sondaggi danno vincitore Macron e Le Pen corre ai ripari
“Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare” recita un antico detto. Un modo di dire diventato per Marine Le Pen una filosofia per perseguire un obiettivo ben preciso: conquistare le simpatie del popolo francese e portare nel paese gli ideali identitari dei quali si fa paladina. L’ultima carta giocata dalla candidata del Front National è lasciare la presidenza del proprio partito. Estremo e paradossale: Le Pen per vincere le elezioni presidenziali rinnega il partito e la posizione che si era creata spodestando il padre, con una mossa forse troppo azzardata e poco credibile per la tempistica adoperata.
A volte, però, la prevedibilità è un rischio che si è costretti a correre. I sondaggi, per quanto si possano considerare affidabili, parlano di un Macron vincitore con il 62% dei voti. Si tratta di un’indagine basata su dati attendibili estrapolati da un’inchiesta fatta tra gli elettori, è quanto ha detto Henri Wallard, vicepresidente dell’Ipsos (istituto per le ricerche di mercato), ai giornalisti di Le Monde: «A interrogare gli elettori si è scoperto che il 53% ha scelto il politico col quale si sentiva in maggiore sintonia, di cui condivideva il programma. Uno su tre (37%) è andato alle urne per “dovere civico” benché nessuno lo convincesse davvero. E solo il 15% ha votato con l’idea di impedire a un altro candidato di passare al secondo turno».
Gli elettori del nuovo millennio sono dei veri e propri strateghi, e tra questi anche gli indecisi si trasformano in burattinai pronti all’ultimo e decisivo colpo di reni del candidato di turno disposto a convincerli con ogni mezzo e tattica. Un gioco perverso nel quale l’elettore sa di essere una pedina nelle mani del potente, ma, a sua volta, è conscio della pericolosa arma che sta brandendo: la scheda elettorale, strumento che può sancire la tragica caduta di un idolo e di un ideale o la sua ascesa al potere. La scelta di Le Pen introduce una nuova tattica di gioco dove è spudoratamente ovvio che a manovrare i fili del teatrino politico è solo ed esclusivamente il popolo che, come in un’arena, decide del destino del candidato-gladiatore. Pollice verso o all’insù per Le Pen?
Salvini e Le Pen: nella gioia e nel dolore, contro le 'ammucchiate di sinistra'
Il leader del Carroccio commenta l'insuccesso del Front National alle regionali francesi: 'ormai la riscossa delle persone perbene non la ferma più nessuno'
Francia: Le Pen senza regioni, sconfitto il Front National
I risultati mostrano una chiara sconfitta in tutte le regioni per il partito di Marine Le Pen
Foggia: rifugiati musulmani realizzano presepi, è il simbolo dell'integrazione
Presepi composti da carta riciclata e pasta, un'iniziativa in risposta alle recenti polemiche sul crocifisso e sulle feste natalizie nelle scuole
Marine Le Pen. Ecco perché la sua vittoria non è quella di Salvini
Il leader del Carroccio prende il trionfo del Front National in Francia come una vittoria personale. Ma a che punto è la Lega Nord?
Elezioni francesi, trionfo Le Pen
Il partito di Marine Le Pen al primo posto con il 27,5% dei voti
Le Pen trionfa in Francia, Renzi non ci sta: "O Ue cambia o vinceranno populisti"
Esulta il numero uno del Carroccio: "Ha vinto la speranza"
L’intrattenimento guarda al futuro: come cambia secondo Sergio Brancato
Il modo di vivere delle persone è stato radicalmente cambiato dall’impatto del...
Per l'estate 2018 previste 90 proiezioni gratuite al centro del porto turistico di Ostia