15-05-2017
Ecco alcuni accorgimenti per tutelare la propria privacy
Da alcuni anni ormai lo smartphone, e con esso WhatsApp, ha preso prepotentemente piede nelle vite della maggior parte delle persone. Sono infatti un miliardo, in 180 paesi, gli utenti del sistema di messaggistica istantanea più utilizzato al mondo. Tra conversazioni singole e di gruppo, WhatsApp è diventato parte integrante delle nostre giornate e lo smartphone, una sorta di estensione della nostra pelle. Su WhatsApp gli utenti si scambiano foto, video e talvolta anche confessioni e segreti indiscreti, che finendo nelle mani sbagliate, potrebbero generare un vero e proprio putiferio mediatico.
Cosa succederebbe infatti, se il nostro smartphone finisse nelle mani di una fidanzata gelosa o di un collega curioso? Alle conseguenze meglio non pensarci. Ma niente paura, Mark Zuckenberg non lascia soli i suoi discepoli. Dopotutto in tecnologia i progressi sono all’ordine del giorno e gli utenti Whatsapp chattano e condividono file di tutti i tipi, sotto un unico grande mantra: salvaguardare la propria privacy. Tutto ciò che diciamo e condividiamo rimane scritto, e talvolta questo fattore può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Se da un lato infatti, è comodo poter andare a ripescare messaggi o elementi condivisi in chat a distanza di tanto tempo, dall’altro si rischia di andare incontro al problema sopracitato, per cui, è bene tenere a mente alcuni accorgimenti per tutelare la propria privacy. Ma come da consuetudine, le procedure iOS e Android in merito, si differenziano in alcuni passaggi.
Ma procediamo con ordine: stando a quanto riportato su “tecnoandroid.it”, per archiviare le chat indiscrete, gli utenti iOS non dovranno far altro che accedere al menu in cui sono presenti le conversazioni, scorrere con il dito verso la sinistra dello schermo e cliccare sulla voce “Archivio”. A questo punto la chat in questione verrà eliminata dalla lista e verrà collocata all’interno della cartella “Chat archiviate”, accessibile dal menù. Nel caso in cui si volesse tornare sui propri passi, esiste sempre la possibilità di annullare il procedimento, ritornando sulla chat e scorrendo nuovamente con il dito verso sinistra, cliccando infine sull’opzione “ripristina”. Gli utenti Android dal canto loro, dovranno, sulla falsa riga degli utenti iOS, aprire l’applicazione WhatsApp e accedere alla lista delle conversazioni, ma tenendo premuto il nome del contatto e cliccando successivamente sull’opzione “chat archivio”. Nel caso in cui si volessero ripescare le chat archiviate, basterà andare in basso sulla lista chat e sulla sinistra spunterà la cartella contenente le conversazioni archiviate.
Questo metodo tuttavia, si rivela particolarmente utile nei casi di chat vecchie o di utenti bloccati, considerato che, nel caso in cui si ricevesse un messaggio dall’utente in questione, arriverebbe una notifica nella sezione delle chat archiviate, ovvero nella chat corrente. Fermo restando che, dato che all’interno di uno smartphone riponiamo gran parte della nostra vita, l’invito a tenere sempre gli occhi aperti deve essere il principale strumento di privacy che ognuno di noi deve attuare. Per tutto il resto, c’è Zuckerberg.
di Stefano Ferrera
TAG: whatsapp privacy, whatapp chat
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