26-06-2017
Prosperetti: ‘Siamo di fronte a un momento storico’
Roma. Un solaio di legno, tavoli, sgabelli e preziosi mosaici. Questa la sensazionale scoperta effettuata nel corso degli scavi per la metro C a oltre nove metri di profondità. Teatro del ritrovamento, il cantiere all’incrocio tra via Ferratella e via Amba Aradam che ha portato alla luce due ambienti datati II e III secolo d.c. al cui interno sono sopravvissuti i sopracitati oggetti risalenti all’epoca pompeiana. Ampie parti del mobilio e del solaio ligneo, crollato durante un incendio risalente all’epoca romana sono giunte fino ai giorni nostri insieme ai resti di un cane, presumibilmente rimasto intrappolato nel rogo. Ma è soprattutto il rinvenimento del solaio a rappresentare una svolta, trattandosi della prima volta in assoluto per la città di Roma. Insomma, una Pompei in miniatura.
A identificare i ritrovamenti sono stati gli archeologi della Soprintendenza di Roma sotto la guida di Francesco Prosperetti. «Il materiale rinvenuto si conserva solo in eccezionali condizioni ambientali e climatiche – spiega il responsabile della Soprintendenza ¬– oppure a seguito di eventi speciali come ad esempio accaduto a Ercolano e Pompei». Nel corso degli scavi per la metro C è stato inoltre trovato anche un pavimento a mosaico bianco e nero. I reperti verranno presumibilmente smontati pezzo per pezzo e ricollocati in un diverso luogo per renderli accessibili al pubblico. «Grazie a questo ritrovamento abbiamo una testimonianza di un momento storico. L’incendio che ha spento la vita in questo ambiente ci da infatti la possibilità di immaginare la vita in un momento preciso» ha proseguito Prosperetti.
La presenza di intonaci dipinti con motivi floreali e di mosaici sui pavimenti, quindi, lascia supporre che possa trattarsi di un ambiente raffinato. Presumibilmente l’abitazione di un ufficiale della caserma (non è escluso che si tratti della stessa caserma rinvenuta un anno fa nelle vicinanze), oppure un’area termale. «Questa scoperta – chiosa la coordinatrice di Cooperativa Archeologia Simona Torretta – è stata resa possibile anche dalla tecnica di scavo. Una normale “trincea”, tipica degli scavi archeologici, avrebbe reso necessario, per il rispetto delle normative di sicurezza, scavare circa 1200 metri cubi di terra. Con questo blindoscavo, al di là dei metri cubi asportati (450 circa) abbiamo potuto procedere letteralmente con un pennellino». L’incendio ha spento la vita, ma ha preservato la storia.
Foto: Ansa
di Stefano Ferrera
TAG: scavi metro c, metro c roma, pompei
Apertura metro C: l'odissea della nuova tratta metropolitana giungerà alla fine?
Apre la fermata San Giovanni, nuova stazione-museo che collegherà metro A e metro C
Pompei, furto agli scavi: «Gesto che ferisce patrimonio culturale italiano»
Sul furto sta indagando il nucleo investigativo di Torre Annunziata
Roma, metro C: chiusura serale anticipata
Lavori in corso: dal 2 maggio fino al 27 ottobre previsti bus sostitutivi per ovviare al disagio
Pompei: Gilmour in concerto dopo 45 anni
La voce e chitarra dei Pink Floyd tornerà a esibirsi nello storico anfiteatro romano per due giorni di concerti attesissimi da tutti i fan
Belgio, sparatoria a Liegi: morti due poliziotti. Il killer era uscito ieri dal carcere
Aperta un'inchiesta dall'antiterrorismo
L’intrattenimento guarda al futuro: come cambia secondo Sergio Brancato
Il modo di vivere delle persone è stato radicalmente cambiato dall’impatto del...
Per l'estate 2018 previste 90 proiezioni gratuite al centro del porto turistico di Ostia