Roma. Ancora una donna bersaglio di stupro. No, lo scenario non è una strada deserta di periferia, o una vecchia struttura abbandonata al degrado. Il luogo protagonista del reato è Villa Borghese, uno dei simboli della bellezza della Città Eterna. «Mi ha afferrato per i capelli, picchiato e violentato. A un certo punto sono riuscita a scappare, ma lui mi ha raggiunto, mi ha legato i polsi per non farmi muovere e sono continuati gli abusi» (Il Secolo XIX): così ha raccontato la vittima, una clochard tedesca di 57 anni,  che si trova attualmente ricoverata all’ospedale Santo Spirito di Roma, dove è arrivata in codice giallo, tramutatosi poi in codice rosa, quello riservato alle violenze sessuali.

È circa l’una di notte di domenica quando un tassista (che vuole mantenere l’anonimato), a Villa Borghese, poco prima di piazzale Flaminio, nota una donna completamente nuda, legata a un palo con delle fascette a entrambi i polsi e un bavaglio che le copre la bocca. La prima reazione è di incredulità. La donna grida aiuto e ha tra le mani un coltello con cui cerca di tagliare le fascette. Il tassista le libera i polsi e si rende conto che la vittima è infreddolita e in stato di shock. Dopo averle fatto indossare la sua felpa e averla fatta accomodare nel taxi, cerca di tranquillizzarla e chiama il 112. L’operatore del call center compila la scheda di intervento poi gira la chiamata al 118.

L’aggressore, secondo le testimonianze della vittima, sarebbe un giovane di circa vent’anni, forse polacco ma che parla italiano. La clochard vittima di stupro ha chiesto per iscritto che non vengano divulgate notizie concernenti il suo stato di salute e che nessuno chieda di incontrarla, pertanto quel cordone di sicurezza, che garantisce la sua privacy, impedisce al tassista di vederla.

Da Roma a Catania. Oggi un nuovo episodio di violenza ha visto protagonista una giovane dottoressa  catanese, di turno alla guardia medica di Trecastagni. Arrestato un ragazzo di 26 anni.

di Carla Maria Casula