15-11-2017
Sottratti centinaia di file: mail, numeri di telefono, contratti di lavoro, documenti di polizia e forze armate
Ordinanze di servizio delle questure, ma anche buste paga e fotocopie di carte d’identità di dipendenti dei ministeri: sono solo alcuni dei dati che gli hacker di Anonymous avrebbero sottratto, secondo quanto loro stessi hanno annunciato sul proprio blog, a corpi dello Stato e istituzioni nazionali ed europee. Tra i file anche uno scambio di mail tra funzionari di palazzo Chigi e appartenenti alle forze di polizia relativo alla visita del premier Gentiloni oggi pomeriggio a Bologna per l’inaugurazione di Fico Eataly World. “Siamo in possesso – viene sottolineato su Anonymous Italia – di una lista di dati personali relativi al Ministero dell’Interno, al Ministero della Difesa, alla Marina Militare nonché di Palazzo Chigi e Parlamento europeo”.
Gli hacker sarebbero a conoscenza di nomi, contatti telefonici e residenze. Possederebbero anche documenti personali, contratti di affitto e molto altro. L’attacco informatico è stato rilevato nella giornata di sabato dalla polizia Postale e delle Comunicazioni. «Le attività di indagine tecniche avviate nell’immediato – precisa la polizia – non hanno al momento evidenziato ulteriori compromissioni di sistemi informatici istituzionali» (Adkronos). Anche lo Stato Maggiore della Difesa ci ha tenuto a ribadire che le informazioni sono provenienti da una sottrazione di dati e documenti personali contenuti soprattutto in mail private di singoli dipendenti dell’amministrazione Difesa, con una palese violazione della privacy. Come riportato sul sito della Difesa, nessuna informazione d’ufficio sarebbe stata quindi trafugata, né, tanto meno, dati e argomenti classificati.
I documenti diffusi dal blog e dal profilo Twitter di Anonymous sono al momento poco più di cento ma, stando a quanto loro stessi affermano, potrebbero essere molti di più. “Siamo in possesso di una notevole mole di materiale: ad esempio documenti sui sistemi di intercettazioni, tabulati, microspie di ultima generazione, attività sotto copertura; file riguardanti i No tav e i dissidenti. Varie circolari ma anche numerose email”, si legge sul loro blog. Se sia davvero così, e se Anonymous deciderà di diffondere altri leaks, si scoprirà nei prossimi giorni. Quel che è certo, però, è che a differenza di altre volte in cui gli hacker hanno pubblicato documenti istituzionali rubati, stavolta ve ne sono diversi molto attuali e non risalenti ad anni fa. C’è, ad esempio, un’ordinanza della questura di Roma datata 10 novembre in cui si indicano tutte le manifestazioni – e i relativi servizi della Digos – previste per la giornata di sabato scorso. E c’è, appunto, lo scambio di mail sulla visita di Gentiloni in programma oggi. Mail circolate giovedì e venerdì scorsi tra Palazzo Chigi e gli apparati di sicurezza in cui si indicavano i nomi degli appartenenti alle forze di polizia che avrebbero effettuato i sopralluoghi nei luoghi che il presidente del Consiglio visiterà oggi pomeriggio. Ma non solo: tra i documenti ci sono anche le frequenze radio chieste e concesse all’Italia per le comunicazioni di sicurezza in occasione della partecipazione del premier al vertice Ue di Bruxelles dal 19 e 20 ottobre scorsi, un documento del Centro Unico Stipendiale Esercito con le disposizioni relative agli stipendi dei militari – dai generali fino ai marescialli – i numeri di cellulare di personale del ministero dell’Interno in missione all’estero. E, ancora, i dati personali e le foto di agenti e militari: curriculum, dichiarazioni dei redditi e fotocopie di passaporti.
di Andrea della Ventura
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