Ostia. Prima per i disagi della Roma-Lido, poi per chiedere la sospensione dello sgombero del residence Valle Porcina di Acilia, il consigliere Luca Marsella (CasaPound) ha trovato nell’occupazione del X Municipio la soluzione migliore per far sentire le sue ragioni. Il M5S, tuttavia, non ha aspettato una terza occasione per punire il comportamento di Marsella, sospendendolo per le successive due sedute del Consiglio, a partire dal 2 febbraio. In particolare, è stata proprio l’ultima occupazione del 25 gennaio, assieme ad alcune famiglie del CAAT (Centri di assistenza alloggiativa temporanea) ad essergli costato il provvedimento disciplinare della censura.

«Sono stato sospeso per due sedute per aver sostenuto l'occupazione dell'aula da parte di famiglie italiane in emergenza abitativa: ecco come sistema censura chi gli si oppone realmente. La mia colpa? Aver sostenuto l'occupazione dell'aula di alcune famiglie italiane in emergenza abitativa che il sindaco Raggi vuole buttare in mezzo alla strada. Un'occupazione tra l'altro pacifica, simbolica e durata nemmeno mezz'ora» fa sapere Luca Marsella in una nota del partito. E prosegue: «Un provvedimento votato dal M5S che non ha trovato nemmeno il sostegno dell'opposizione di cui risultano pochissimi precedenti». E così continua il consigliere al X Municipio sul suo profilo Facebook: «Se pensano di fermare CasaPound con questi metodi non hanno capito nulla: siamo gli unici a difendere gli italiani e continueremo a farlo dentro e fuori dall'aula. Non possono cancellare il 9% che abbiamo ottenuto ad Ostia ed hanno disposto questo provvedimento, che ha pochissimi precedenti, per cercare di intimidirmi».

Ieri, venerdì 2 febbraio, in occasione della prima seduta del consiglio a lui interdetta, Marsella ha pubblica in modo provocatorio  una fotografia che lo ritrae con il figlio, «alla faccia dei grillini». La prossima seduta che salterà verterà su sicurezza e legalità, temi su cui il consigliere di CasaPound dichiara di avere delle cose da dire.

di Eleonora Savona