14-11-2015
Tre esplosioni fuori dallo stadio distolgono l'attenzione dei presenti, ma per evitare il dilagare del panico si continua a giocare. A fine partita i tifosi si riversano sul terreno di gioco. Lasceranno lo stadio molte ore dopo, intonando la Marsigliese
Tre esplosioni, all’esterno dello Stade de France, la prima alle 21.20, la seconda dieci minuti dopo e la terza alle 21.53, concentrate tra una brasserie e il Mc Donald’s, a pochi metri dall’impianto sportivo, provocavano sei morti, di cui tre kamikaze, che vanno ad aggiungersi al triste bilancio di ieri sera.
Ma il rumore di un’esplosione, all’interno di uno stadio gremito di tifosi, può passare inosservato, attenuato dal tifo o ascrivibile al boato dei petardi che, seppur vietati, fanno sempre capolino durante le partite. Infatti a Parigi, dove si giocava l’amichevole di lusso Francia-Germania, sotto gli occhi del Presidente Hollande, dopo una breve interruzione, la partita è stata ripresa. The show must go on. È l’imperativo che anche questa volta è stato rispettato. Così, mentre la partita continuava, fuori Parigi bruciava.
Decisione comunque saggia delle autorità che, per evitare di scatenare il panico tra i cinquantamila spettatori che assistevano al match, avevano scelto di non diffondere la notizia. Intanto, le forze di sicurezza prelevavano il Presidente Hollande per portarlo all’Eliseo, mentre le porte dello stadio venivano sigillate per evitare che i terroristi penetrassero all’interno dell’impianto, aggiungendo un’altra strage alla folle serata di ieri.
Mentre l’attenzione dei tifosi pian piano si andava distogliendo dalla partita, perché le notizie cominciavano a trapelare, i calciatori erano del tutto ignari di quanto avveniva. È stato il presidente della Federazione francese Noel Le Graet ad informarli, ma solo a fine partita.
I tifosi, terminato il match, si sono rovesciati sul campo di gioco, divenuto un palcoscenico in cui paura e apprensione sono stati gli attori protagonisti. Non sono mancate scene di panico fra coloro che tentavano di allontanarsene subito ma la maggior parte dei presenti ha atteso compostamente la fine dell’incubo.
Quando le autorità hanno verificato il sussistere delle condizioni di sicurezza, sono state aperte tre uscite dalle quali i tifosi hanno potuto abbandonare lo stadio.
Alcuni di loro, subito seguiti da tutti i presenti, hanno intonato il canto della Marsigliese che, sin dai tempi della Rivoluzione, ha regalato alla nostra società i valori inestimabili del vivere civile, liberté, fraternité, égalité, l’inno che si leva dalle bocche dei francesi ogni volta che la loro Patria è in pericolo. Ed è l’inno cantato, da sempre, anche da tutti coloro nel mondo che si battono per la pacifica convivenza di tutti i popoli.
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