04-03-2016
L’avvocato Mignogna ritiene che i nuovi documenti emersi potrebbero avere importanti risvolti sulla questione
La battaglia dell’ avvocato Gian Luca Mignogna per l’assegnazione ex aequo dello scudetto 1914/15 alla Lazio si arricchisce di novità che promettono importanti cambi di scena. Quella che, almeno inizialmente, poteva sembrare una impresa folle, adesso comincia a mettere insieme pezzi sempre più importanti che delineano il quadro di una grandissima ingiustizia sportiva archiviata all’epoca con troppo disinvoltura e in gran silenzio. Una di quelle vicende sepolta da 100 anni di storia del pallone e che solo un grande tifoso e per giunta avvocato poteva scovare. L’ultimo tassello proviene da una lunga e paziente ricerca emerotecaria condotta dall’avvocato su materiale dell’epoca che avrebbe portato alla luce documenti importanti ai fini dell’aspetto revisionistico e giuridico/sportivo.
Documenti che proverebbero definitivamente che la Lazio, in quanto vincitrice del girone Centro-meridionale, aveva conquistato il diritto a giocarsi la Finalissima Nazionale contro il Genoa, squadra vincitrice del girone Nord. Come andarono i fatti è ormai cosa nota. L’incombere della guerra archiviò la partita prima che si giocasse e solo nel 1918 il discorso fu riaffrontato con l’assegnazione a tavolino dell’ambito trofeo al Genoa, ritenuto tecnicamente superiore alla Lazio.
Come raccontato durante un’intervista rilasciata in esclusiva a Pontilenews la scorsa estate, Gian Luca Mignogna si è rifatto ad un caso analogo accaduto in Germania nel 1894. La finale di campionato fu assegnata d’ufficio al Viktoria Berlino perché l’Hanau non era riuscita a raggiungere il terreno dove si sarebbe dovuta svolgere la finale. Ma 113 anni dopo, nel 2007, la partita è stata giocata con la vittoria sul campo del Viktoria Berlino. Forte di questo precedente, l’avvocato romano ha scritto una lettera alla Deutscher Fussball-Bund richiedendo una copia integrale del provvedimento riguardante la decisione di far disputare lo spareggio per il conferimento del titolo 113 anni dopo l’assegnazione “a tavolino”. Un trofeo assegnato in questi termini lascia un profondo senso di ingiustizia ma l’avvocato Mignogna non chiede di giocare dopo 100 anni la partita, benché l’idea sia indubbiamente accattivante, ma di assegnare ex aequo il titolo. Senza nulla togliere al Genoa ma, al contrario, riparando in parte la grande ingiustizia subita dai biancocelesti.
Parte della documentazione per la riapertura del caso era stata già depositata alla Figc e consegnata alla Lazio che pare, però, non abbia compiuto almeno per il momento passi ufficiali. Ora anche questi nuovi documenti verranno convertiti graficamente e depositati in Fgc e quindi divulgati attraverso i mezzi di comunicazione. Intanto la petizione online lanciata dall’avvocato continua a riscuotere firme e consensi, segno evidente che ormai sono in tanti a accarezzare quel sogno che come più volte ha ribadito Mignogna stravolgerebbe anche gli equilibri cittadini.
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