Dacca, capitale del Bangladesh. Un commando islamista formato da 7-8 uomini ha assaltato un bar ristorante della città, sparando sulla folla al grido di “Allah Akbar”. Il locale, l’Holey Artisan Bakery, frequentato soprattutto da stranieri, si trova a breve distanza dall’ambasciata italiana. L’operazione violenta ha avuto inizio alle ore 21 (17 ora italiana) ed è proseguita con la presa in ostaggio di 20 persone e con l’uccisione di almeno 24 innocenti, mentre sarebbero 40 i feriti. Tra le vittime un poliziotto, intervenuto a ridosso dell’assalto, e due italiani, secondo quanto riferito dalla tv India Today. Un panettiere italiano, che si trovava all’interno del locale, è invece riuscito a fuggire e ha reso noto di aver lasciato all’interno dello stesso almeno 6 connazionali. 

«Hanno lanciato diverse Molotov scatenando il panico. Erano armati di pistole, spade e bombe e hanno gridato ‘Allah Akbar’ prima di far esplodere le bombe. Io sono riuscito a scappare in questa confusione». A parlare è Sumon Reza, appartenente allo staff della cucina, citato dal quotidiano locale Bangladesh Daily Star. La Farnesina si è mobilitata per monitorare la situazione, contattando le famiglie di coloro che potrebbe essere rimasti coinvolti nell’assalto. All’interno del locale, la situazione appare ora bloccata, con il corpo delle forze dell’ordine che tenta da fuori di studiare un modo per entrare e liberare gli ostaggi.

Arriva perentoria la rivendicazione Isis. L’agenzia di stampa Amaq, citata da Site (società statunitense che monitora le attività jihadiste su internet) ha infatti diramato un comunicato di conferma in cui si legge che un commando «ha attaccato un ristorante frequentato da stranieri a Dacca, in Bangladesh». Attraverso un tweet, Site riporta che l’agenzia di stampa del Califfato ha comunicato la morte di almeno 20 persone.