Lino Banfi: un attore amatissimo che negli anni ha fondato un vero e proprio genere di commedia in Italia. Sapevate però, che la sua carriera non è cominciata benissimo?
Lino Banfi: per i millenials è e sarà per sempre nonno Libero, indimenticabile protagonista della fiction un medico in famiglia, uno dei primi esperimenti di fiction longeve in casa Rai, che poi ha avuto un successo cosi forte da essere prolungata per addirittura nove stagioni.
Nonno Libero è simpatico e divertente, con quel pizzico di ironia targata sud, tutta piena di accento barese, ed è proprio quella che poi ha conquistato in un colpo solo grandi e piccini. Ma voi lo sapete come è cominciata in realtà, la carriera cinematografica del nonnino più amato d’Italia? Ve lo raccontiamo noi.
Lui, insieme ad altri giovani colleghi, ha dato vita e lustro ad un vero e proprio genere cinematografico: quello della commedia sexy. Un genere che per lunghi anni ha fatto compagnia ai nostri genitori e ai nostri nonni. Erano commedie dalla trama decisamente dimenticabile. con un unico e solo punto di forza. Donne bellissime che si mostravano in situazioni decisamente erotiche. Scene super sexy che erano messe li apposta per stuzzicare la fantasia dello spettatore. A divertire di più, in queste pellicole, era decisamente la reazione dell’ometto di turno, che non poteva che restare sconvolto di fronte ad una tale bellezza.
Spiare dalla serratura le ragazze durante la doccia, usare un linguaggio e battute decisamente colorite. Tutto era permesso nelle commedie sexy, pur di divertire. Perchè si, diciamolo, l’uomo medio rappresentato in quelle pellicole non era altro che lo specchio degli uomini di quel tempo. Chi non avrebbe dato un braccio, una gamba o anche qualsiasi altra parte del suo corpo pur di vedere una come Edvige Fenech fare la doccia?
Forse oggi, con la rete che ha sdoganato cosi tanto i corpi femminili da non lasciare spazio all’immaginazione, le commedie sexy farebbero solo ridere. Ma allora, nei primi anni del 70, sconvolgevano e non poco.
Cosi tanto da scatenare dibattiti televisivi come quello che vi mostriamo sotto. Qui un giovanissimo Lino Banfi si trova a difendere con una certa maestria la dignità dei suoi film e dei personaggi in essi rappresentati.
Perchè si : sono volgari, cafoni e sopra le righe, ma sono veri. Veri e genuini, anche se un po’ bifolchi, come li ha definiti lo stesso Lino Banfi. Che ne pensate?
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