Una lunga carriera al cinema e in televisione per la 58enne attrice. Che, adesso, però dice basta
Bella, brava, conosciutissima. Nancy Brilli ci dà un grande insegnamento. Del resto, l’attrice ha sempre dimostrato di essere una persona schietta e che, quando qualcosa non le va giù, non fatica a dirlo e a manifestarlo.

Fu il regista Pasquale Squitieri a farla esordire al cinema. Nancy Brilli, infatti, frequentava lo stesso istituto della figlia. Da quel momento, una lunga carriera al cinema, ma, soprattutto in televisione
58enne, Nancy Brilli è un’attrice molto apprezzata. Di origini ucraine, rimane orfana di madre dall’età di 10 anni. Vincitrice del premio migliore attrice non protagonista ai David di Donatello 1990 e ai Nastri d’argento 1990 per il ruolo nel film “Piccoli equivoci”.
E’ solo uno dei film di grande successo in cui Nancy Brilli recita. Detto dell’esordio con Squitieri, nel film “Claretta”, del 1984. Ma la ricordiamo anche nel film “Febbre da cavallo – La mandrakata”, sequel dell’iconico film con Gigi Proietti nei panni di Mandrake. Più recentemente, la ricordiamo in “La vita è una cosa meravigliosa” e nei due film di Fausto Brizzi “Maschi contro femmine” e “Femmine contro maschi”.
Ancor più lunga la carriera in tv con fiction di successo come “Commesse” e “Il bello delle donne”. Negli ultimi anni, però, l’abbiamo vista sempre meno sugli schermi. Questo, ovviamente, ci dispiace molto.
Nancy Brilli dice basta
Negli ultimi anni, la popolare attrice, infatti, ha dovuto subire ben otto operazioni. Questo a causa di una patologia molto seria, che non le dà tregua. E che, quindi, ha rallentato la sua lanciatissima carriera. L’attrice ha anche subito l’asportazione dell’utero. Questo a causa della endometriosi, che la affligge da tempo.
Molto attiva sui social, recentemente l’attrice ha pubblicato un breve reel dove la vediamo, in sequenza alternata, in alcune delle sue interpretazioni maggiormente iconiche. Ma non sono tanto, per una volta, le immagini, a colpire, quanto le parole di Nancy Brilli. Mai banali.
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“Ho letto qualche migliaio di volte l’aggettivo “spumeggiante “ accanto al mio nome, manco fossi una birra. Direi che lo sono, anche, ma in mezzo a tutto il resto. Il quale resto è fatto di tante sfumature, tanti umori, tante emozioni, tanti pensieri. Sono stata a una premiazione di atleti che giocano a bocce. Uno pensa subito al pensionato annoiato del paesino, vero? E invece atleti e atlete veri, allenati e vincenti. Ma che ⚽️⚽️⚽️ gli stereotipi?” scrive a commento del reel.