Pelé aveva una piccola grande amica in Italia | L’addio più commovente

Pelè: è stato un campione indimenticabile. Ci ha lasciato dopo anni ma non ha mai lasciato i cuori degli appassionati di calcio. Ecco l’addio di una grande artista. 

Un nome lunghissimo ed impossibile da pronunciare, per un uomo semplice e da sempre appassionato. Perchè Pelè era questo, prima di essere un grande campione del calcio.

Pelé addio italiano
Pelé, l’addio di una amica italiana | Pontilenews.it

Era un uomo semplice che veniva dalla strada e proprio su quella strada ha imparato a calciare il pallone che lo ha portato cosi lontano. Lui che il pallone non poteva nemmeno permetterselo. Per giocare a calcio, lui riempiva un calzino di frutti duri e maturi, e prendeva a calciarlo. 

Pelè: il campione che giocava con i calzini

La sua famiglia era povera e non poteva permettersi di poterlo mandare in una scuola che gli insegnasse a giocare sul serio, e pure lui ci è riuscito. Si è fatto strada giocando nei migliori club brasiliani, ma anche nei peggiori. La prima squadra in cui giocò fu il Bauru, una squadra dilettantistica locale.
Da li, un recruiter notò i suoi piedi e le sue gambe secche, e convinse un club a provinarlo. Quel club era il Santòs, e fu la sua vetrina migliore, quella in cui tutti notarono il suo talento.

Il fisico del giovane Pelè non era assolutamente in linea con quello che poteva essere il fisico di un calciatore: era asciutto, poco muscoloso, gambe lunghe e magre. Erano proprio quelle gambe lunghissime la risorsa migliore di questo campione. Di lui si è detto di tutto e si è scritto di tutto, ma più di tutto è stato il campo a parlare.

Pelè nel suo habitat naturale: il campo
Pelè nel suo habitat naturale: il campo
Fonte: instagram

Fame e talento

Potremmo stare qui a sciorinare numeri e statistiche, ma attraverso quelli crediamo si capirebbe troppo poco. Poco della fame e della passione che il campione metteva sul campo, quando aveva tra i piedi quella palla che non era più un semplice calzino.

Ultimo saluto

Per capire davvero chi fosse Pelè, e il vuoto enorme che ha lasciato andandosene pochi giorni fa, lasciamo qui una frase di Gianni Brera, che lo descrive alla perfezione:

Pelé vede il gioco suo e dei compagni: lascia duettare in affondo chi assume l’iniziativa dell’attacco e, scattando a fior d’erba, arriva a concludere. Mettete tutti gli assi che volete in negativo, poneteli uno sull’altro: esce una faccia nera, un par di cosce ipertrofiche e un tronco nel quale stanno due polmoni e un cuore perfetti». 

Pelè: il saluto commosso di Rita Pavone
Pelè il saluto commosso di Rita Pavone
Fonte: instagram

Cosce ipertrofiche e un cuore grandissimo, che aveva conquistato tutto il mondo già dopo pochi goal. A salutarlo con dolore anche tanti artisti italiani che lo hanno incrociato.  Su instagram il saluto della cantante Rita Pavone, con una foto che li ritrae insieme sorridenti.

 

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