Morti celebri, ecco l’uomo che ha parlato con Jim Morrison: “L’ho intervistato”

Jim Morrison frontman dei Doors, mito e leggenda allo stesso tempo, ha lasciato un segno indelebile nel mondo della musica. Il noto artista, dalla vita sregolata, talento unico, ha rivoluzionato negli anni ’70 il modo di esibirsi andando contro ogni regola.

Jim Morrison, ribattezzato lo “sciamano”, durante l’infanzia avrebbe subito alcuni traumi tra cui quello di aver assistito ad un grave incidente di una famiglia indiana. Da quel momento il giovane si è convinto di essere posseduto dalle vittime e questo ha cambiato il suo modo di approcciarsi alla vita.

Jim Morrison cantante
Jim Morrison primo piano_ Pontilenews

Un’infanzia e un’adolescenza segnate indelebilmente dall’arte, quelle di Jim Morrison. Il padre lo voleva avviare alla carriera militare, ma lui si iscrive alla UCLA- School of Theater, Film and Television e chiude con i suoi familiari. Poi l’approccio alla musica dove emerge in toto il suo talento, definito da molti soprannaturale.

Ray Manzarek, tastierista dei Doors, ha più volte definito Morrison un posseduto: “Non era un musicista. Non era un attore. Non era un uomo di spettacolo. Era uno sciamano. Era posseduto“. In precedenza, ha dichiarato: “La nostra musica è proprio come una cerimonia tribale, e Jim è lo sciamano“.

I problemi con la droga e l’amore con Pamela

Avvezzo a droga e alcol la vita di Morrison non ha mai trovato una sua stabilità neanche quando si è legato a Pamela, colei che alle 4 del mattino lo ha trovato morto nella vasca del suo albergo a Parigi. Ancora oggi la morte di Morrison è affetta da mistero.

Il corpo del cantante fu visto solo dalla fidanzata e dal medico chiamato per accertare la morte, neanche il suo agente, Bill Siddons, ebbe il permesso di vedere la salma. Morris, fu ufficialmente tumulato, ma nessuno apri mai la bara di zinco. La vicenda ha portato a credere che Jim Morrison non fosse morto. Molti gli avvistamenti in seguito al suo decesso, c’è anche chi sostiene la tesi che grazie alle conoscenze del padre nella CIA sia riuscito ad avere una nuova identità.

Jim Morrison e l’identità non svelata di Barry Manilow

Per molti Jim Morrison non è deceduto quel famoso 3 Luglio del 1971. Oltre a vari avvistamenti compare sulla scena musicale del ’73 un certo Barry Manilow, un artista non noto che una sera, a Las Vegas durante un concerto di Bette Midler si siede al piano e comincia a suonare e cantare: il modo di apparire e il timbro di voce è come quello di Morrison. Per assumere l’identità di Manilow, Morrison si sarebbe sottoposto anche degli interventi chirurgici per cambiare i connotati.

Jim Morrison tomba-PARIGI
La tomba di Jim Morrison (Ansa) – Pontilenews

In seguito il giornalista Billy Window ha reso noto di aver ricevuto un pacco con le prove degli interventi chirurgici subiti da Barry e con la traccia della canzone Mandy e un numero che identifica un carcere e una persona: Jack Ryan. Il galeotto ha poi rivelato di aver visto una foto di Ryan insieme a Manilow. Una prova ulteriore dell’esistenza in vita di Morrison.

Insieme al cd c’era anche l’intervista ad un fonico che spiega come mai la registrazione di una delle canzoni non è andata in porto a causa di un difetto di pronuncia, molto simile a quello del mitico artista. Insomma la morte di Morrison resta ancora un mistero, ma questo non limita le tante visite che quotidianamente i fan fanno alla sua tomba a Parigi.

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