Raffaella Carrà l’omaggio finisce male | Proteste a raffica: scoppia il finimondo

Enormi polemiche per un omaggio a Raffaella Carrà, che debutterà al Donizetti di Bergamo il prossimo autunno. Ecco cosa succede

La regina dello show, la donna più elegante della televisione e la showgirl italiana forse più famosa al mondo. Raffaella Carrà era tutto questo e la sua scomparsa, avvenuta all’improvviso, ha lasciato un vuoto davvero incolmabile.

Raffaella Carrà polemiche
Raffaella Carrà, polemiche per l’omaggio (pontilenews.it / ansafoto)

La showgirl, infatti, aveva un male incurabile che aveva deciso di non rivelare al pubblico e ai suoi fan. In realtà, anche tra gli addetti e i lavoratori del mondo dello spettacolo la notizia era poco diffusa: Raffaella ha voluto che tutti la ricordassero energica e vitale, piena di felicità. Nelle ultime ore, è stato rivelato un progetto che inizierà in autunno. Si tratta di un omaggio alla sua memoria e verrà inaugurato nel Teatro Donizetti di Bergamo, capitale della cultura del 2023 con Brescia: infervorano già le polemiche.

“Raffa in the Sky”: polemiche a più non posso

Ad interpretare Raffaella Carrà sarà Chiara dello Iacovo, giovane cantautrice che vanta già delle partecipazioni a The Voice e Sanremo. “Raffa in the Sky” è un’opera lirica che andrà in scena al Donizetti di Bergamo nel prossimo autunno. Gli autori sono Alberto Mattioli e Renata Ciaravino e l’opera parlerà della vita della Carrà e di una normale famiglia italiana che, affascinata dalla TV, farà di Raffaella la sua icona e regina.

Raffaella Carrà polemiche
Raffaella Carrà, polemiche per l’omaggio (pontilenews.it / ansafoto)

Nella sua maniera solare ma decisa, (…) con quella sorridente determinazione che era così sua, Carrà ha influenzato la società italiana molto più di molti intellettuali o politici” ha riferito al Corriere della Sera proprio uno degli autori dell’opera, alludendo a quell’ombelico scoperto tanto chiacchierato. Non appena si è diffusa la notizia di questa opera lirica dedicata alla grande showgirl, però, si sono alzate diverse polemiche soprattutto nella città che ha l’onore di ospitare la prima: Bergamo.

Un po’ sono relative al personaggio, decisamente unico nel suo genere e in qualche modo controcorrente rispetto ai rigidi schemi dell’epoca. La maggior parte, però, si riferiscono agli elevati costi di produzione dell’opera: la Fondazione Donizetti, per placarle già sul nascere, ha confermato che tutte le spese saranno coperte da sponsor privati del territorio. “Non sarà una biografia in musica, ma il racconto di una carriera artistica che ha accompagnato l’evoluzione del costume e della società italiana” spiega quindi uno dei due scrittori, invitando tutti ad andare a Teatro a vederla.

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