Valeria Golino, l’attrice di successo che ha alternato registi famosi a nomi di nicchia, è il volto stesso dell’arte, ma qualcosa di poco avvincente è avvenuto nella sua carriera.
Conosciuta nel mondo del cinema per aver partecipato a opere come Miele ed Euforia, e poi per Rain Man, Valeria Golino ha anche rischiato grosso.
Attrice di successo nel mondo, protagonista de La vita bugiarda degli adulti su Netflix, Valeria Golino ha anche rischiato molto nella sua carriera anche se determinati aneddoti non sono noti a tutti. Per molto tempo il suo successo è stato legato a produzioni cinematografiche di fama mondiale come Lupo solitario di Sean Penn, la commedia Hot Shots!, Fuga da Los Angeles di John Carpenter. Insomma la sua vita in America ha segnato molti dei suoi successi.
Valeria Golino e la carriera
E’ la protagonista di una serie tv tratta dal romanzo di Elena Ferrante, online sulla piattaforma Netflix, per cui adesso tutti possono conoscere meglio il suo incredibile talento. Gli amanti del cinema ricorderanno sicuramente l’attrice fin dal suo ruolo in Rain Man al fianco di Tom Cruise e Dustin Hoffman, mentre i più gossipari conoscono bene il suo nome perché l’attrice, di padre napoletano e madre greca, è stata legata per molto tempo all’attore Riccardo Scamarcio, dal 2006 al 2018. Ora è fidanzata con un giovane avvocato romano, Fabio Palombi.
Il licenziamento di Valeria Golino
I ruoli nei film che le hanno dato maggiore successo fino alla conquista di tre David di Donatello, quattro Nastri d’argento e due Coppe Volpi al festival di Venezia, sono senza dubbio La guerra di Mario, Il capitale umano di Paolo Virzì, Tutto il mio folle amore, con Gabriele Salvatores. A cosa Angeles per la seconda stagione di “The Morning Show”, accanto a Jennifer Aniston e Steve Carrel, la Golino ha raccontato qualcosa che fino ad ora nessuno conosceva.
Visualizza questo post su Instagram
Proprio durante il suo periodo a Los Angeles, durato ben 12 anni, Golino ha avuto modo di lavorare con artisti come Dustin Hoffman e Tom Cruise. In merito al film, diretto da Barry Levinson, racconta un episodio in particolare a L’Officiel Italia. “Ripensandoci non so come ho fatto a non farmi licenziare, non mi ricordavo le battute, non le studiavo, mi facevo le canne… tanto che a un certo punto Barry Levinson, il regista, mi ha marcato da vicino e mi ha detto: “vuoi vivere di rendita su un po’ d’istinto e un bel musetto, o vuoi metterti a lavorare sul serio?” ed è stato da lì che ho cominciato ad “assumere” il lavoro”.
Messa in riga la Golino ha poi perseguito la sua strada lastricata di successi, fino alla regia. “Ho passato anni a tartassare chi mi stava intorno fotografandolo e filmandolo tutto il tempo. Da quando faccio la regista lascio i miei amici in pace”. Un’artista a tutto tondo che ha fatto della sua passione per il cinema un lavoro a tempo pieno.
