Ponte sullo Stretto, manca pochissimo: cosa sta per succedere

Mai realizzato, è già costato ben 300 milioni di euro allo Stato. Ma questa volta il Governo sembra fare davvero sul serio

Del ponte sullo Stretto di Messina si parla da circa quarant’anni. In tutto questo tempo, però, non è mai stata posata nemmeno la prima pietra. Ora, però, il Governo sembra davvero fare sul serio. La costruzione della maxi opera non è mai stata così vicina.

Ponte sullo Stretto
Ponte sullo Stretto: il Governo accelera foto: Ansa – pontilenews

E’, da sempre, un vessillo del centrodestra. Negli anni di massimo splendore della carriera politica di Silvio Berlusconi, infatti, più volte si è parlato di realizzare quest’opera per collegare Calabria e Sicilia. Reggio Calabria e Messina, infatti, sono separate da un braccio di mare lungo solo tre chilometri. 

Ancor prima degli anni di Berlusconi al Governo, però, già con Bettino Craxi primo ministro si era iniziato a parlare dell’opera. Secondo alcune inchieste, peraltro, la sanguinosissima guerra di ‘ndrangheta che insanguinò Reggio Calabria e la sua provincia tra il 1985 e il 1991 sarebbe nata proprio per gli appetiti delle cosche sugli appalti del ponte.

Peraltro, da sempre, l’opera è osteggiata dagli ambientalisti, che contestano come un ponte di queste proporzioni andrebbe a devastare il paesaggio (splendido) dello Stretto di Messina e a colpire l’ambiente, oltre che la fauna marittima. Ma, questa volta, dopo anni di rinvii, sembra che ci siamo davvero.

Ponte sullo Stretto: si farà?

Il leader della Lega, Matteo Salvini è, da sempre, uno dei più grandi sostenitori del ponte, considerato un volano di sviluppo, anche turistico, per Calabria e Sicilia. E, allora, oggi che è ministro delle Infrastrutture, ha rimesso in moto il percorso amministrativo e burocratico per realizzare l’opera.

Progetto Ponte sullo Stretto
Da decenni si parla della possibilità di realizzare il ponte sillo Stretto di Messina foto: Ansa – pontilenews

Nel corso di una delle ultime sedute del Consiglio dei ministri, infatti, è stato approvato un documento di sette articoli “per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e il continente”. Fuori dal burocratese, il ponte sullo Stretto.

Con questo provvedimento, peraltro, il Governo fa rivivere la società Stretto di Messina Spa, dismessa negli scorsi anni dopo che il ponte, mai realizzato, è costato già diversi milioni di euro. 300, secondo le ultime stime. Nella società vi sono Rfi, Anas, le Regioni Sicilia e Calabria, nonché, in misura non inferiore al 51%, il Ministero dell’economia, che esercita i diritti dell’azionista d’intesa con il Ministero delle infrastrutture. 

Insomma, questa volta il Governo sembra fare sul serio e riprende il percorso abbandonato nel 2011. Si indica al 31 luglio 2024 la data limite per l’approvazione del progetto esecutivo dell’opera: sarà la volta buona?

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