Il governo Meloni ha introdotto il bonus sicurezza che permette di vivere sicuramente più tranquilli grazie a un contributo economico apposito. Scopriamo come richiederlo e quando spetta.
Questo incentivo è stato creato appositamente dal nuovo governo, sfruttando una modalità già nota a tutti coloro che hanno utilizzato nel tempo bonus per la casa. L’obiettivo è garantire un’agevolazione per coloro che vogliono sostenere delle spese che rientrano in ambito sicurezza domestica.
In questo modo i cittadini possono ottenere un contributo, le case essere decisamente più sicure e acquisire anche un determinato valore dal punto di vista propriamente economico.
Bonus sicurezza: cos’è e cosa include
Il bonus sicurezza è tutto nuovo, per questo forse non sapete di cosa si tratta o non ne avete sentito parlare. Il governo Meloni ha introdotto questa novità a fine gennaio, pur mandando in soffitta il tanto amato Superbonus. Il sussidio prevede una detrazione per tutte le spese che vengono effettuate per la sicurezza del proprio immobile, entro certi limiti.
La detrazione fiscale è fissata nella misura del 50% ed è possibile per tutti gli interventi che riguardano la sicurezza quindi: installazione o sostituzione di cancellate, recinzioni, porte blindate, grate alle finestre, serrature, lucchetti, spioncini, rilevatori sia automatizzati che meccanici, vetri, fotocamere, rilevatori antifurto. Una bella novità quindi che permetterà di ottenere un sussidio fino al 31 dicembre 2023. Potrebbe anche essere esteso ma questo è tutto da vedere quindi è utile intervenire subito per proteggere l’immobile e dormire sereni.
Per ottenere il bonus sicurezza non bisogna fare domanda, basta solo inserire nella dichiarazione dei redditi l’importo speso nell’anno precedente con i dati catastali della casa (la documentazione va allegata). Per ricevere il bonus bisogna essere in regola con i pagamenti dell’IMU e intestatari della fattura relativa, oltre ad aver usato un pagamento tracciabile come carta o bonifico (si possono usare anche gli acquisti fatti su Amazon basta solo scaricare la fattura apposita e allegarla).
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L’importo massimo da considerare è fino a 96 mila euro (quindi il 50% di questa somma). In caso di somme elevate queste vengono sempre ripartite, come avviene per gli altri bonus, nei dieci anni successivi la domanda con uno sconto sulle tasse da pagare. Attenzione, il pagamento tracciato è fondamentale quindi acquistare un prodotto in contati in ferramenta anche se con relativo documento non rientra nelle possibilità di rimborso previste per il bonus.
