Nuova dipendenza: il gesto che ci rende schiavi e come uscirne

Un nuovo gesto sta rendendo uomini e donne schiavi di una dipendenza solo apparentemente poco grave. Ecco come uscirne davvero

Quando si parla di dipendenze, con la mente si va subito alle situazioni peggiori di alcol, droga o simili. In realtà, però, nella nostra quotidianità esistono tantissimi gesti di cui siamo dipendenti e di cui non riusciamo a fare a meno. Si pensi al caffè preso appena svegli: solo al pensiero di non berlo più, viene l’ansia e ci si chiede come si farà. Negli ultimi anni, uomini e donne hanno sviluppato una dipendenza grave e insidiosa: ecco qual è.

Ecco la nuova dipendenza: scopri come uscirne
La dipendenza che sta affliggendo tutti: ecco come liberarsene (pontilenews.it)

A renderla ancora più grave e pericolosa è il fatto che sia completamente legale e che, soprattutto, viene vista come totalmente neutra: non è un gesto che dà fastidio o fa male a qualcuno, se non a noi stessi. Ecco di cosa si tratta, quali sono i suoi rischi ma soprattutto come si può intervenire per liberarsene davvero.

Ecco la dipendenza del nuovo millennio: l’hai anche tu

La nuova dipendenza che sta affliggendo milioni di persone nel mondo riguarda i cellulari e si chiama “infinite scrolling“: è un gesto che viene naturale, ma in realtà è una trappola per il cervello. I social network, infatti, sono progettati in modo che con un semplice gesto del dito arrivino nuovi contenuti e, proprio per questa loro struttura, generano persone che trascorrono ore ed ore a scrollare le home page, sempre in attesa del video più bello, imperdibile.

Ecco la nuova dipendenza: scopri come uscirne
La dipendenza che sta affliggendo tutti: ecco come liberarsene (pontilenews.it)

Sebbene sembri facile smettere di scorrere le home page, in realtà non lo è. In alcuni casi, infatti, si cade nel “doom scrolling“, una vera dipendenza: si configura in utenti che trascorrono letteralmente le ore intere, facendo questo gesto. Secondo gli psicologi, dietro a questa dipendenza c’è una motivazione psicologica: lo scrolling genera una gratificazione, sensazione che piace e che quindi il cervello cerca continuamente.

Per gestire questa dipendenza, se ci si rende conto di esserne vittime, è necessario imporre a sé stessi dei limiti. Oggi i cellulari più avanzati consentono di impostare dei timer di uso massimo: quando è trascorso il tempo che ci siamo auto-imposti, il timer suona e ci avvisa. In alternativa, si può disinstallare l’applicazione in questione e, quando si avverte lo stimolo di aprirla, cercare un’altra attività come la lettura di un libro o la risoluzione di un cruciverba.

Se però la dipendenza è più severa, si consiglia di rivolgersi a un centro specializzato o al proprio medico di fiducia: chiedere aiuto è sempre la strada migliore poiché, come tutte le dipendenze, anche quella dello scrolling può portare danni peggiori.