Ferro, se hai carenza è questo l’alimento che ne contiene di più: in pochi però lo sanno

Non tutti lo sanno, ma c’è un alimento in particolare ricchissimo di ferro e perfetto da consumare per chi soffre di anemia.

Il ferro è una sostanza indispensabile al nostro organismo e che possiamo assimilare attraverso una grande varietà di cibo, di derivazione sia animale che vegetale. Questo minerale è uno degli elementi più abbondanti della terra e indispensabile per la vita di tutti gli esseri viventi, uomo compreso. Il ferro serve alla produzione di emoglobina, e quindi al il corretto funzionamento del sistema cardio-circolatorio e degli organi interni come milza, fegato e intestino.

Nel corpo umano è possibile trovare circa 3-4 grammi di ferro, di cui l’85% si trova appunto nell’emoglobina. Il metallo viene immagazzinato nella ferritina, una proteina che si trova appunto nel fegato, nella milza e nel midollo osseo. Oltre al corretto funzionamento degli organi sopra elencati, è indispensabile per un sistema immunitario forte.

L’essere umano prende la sua dose necessaria di ferro dal cibo: il ferro derivato da alimenti di origine animale viene chiamato ferro eme, quello derivato dai vegetali come verdura, semi e legumi è invece il ferro non eme. Il primo è più assimilabile dal corpo, per questo quando ci si trova in carenza di ferro, il primo consiglio è quello di consumare una certa quantità di carne rossa, molto ricca di questo minerale.

Carenza di ferro: bisogna mangiare questo alimento, in pochi lo sanno

Il ferro ferrico, il non eme, di origine vegetale, è meno assimilabile dall’intestino, per questo deve essere sempre integrato alla giusta dose di vitamina C, che aiuta a veicolare il ferro e a farlo assorbire dall’intestino. Sono tantissimi gli alimenti che contengono questo minerale. Come detto sopra, il primo che viene in mente è la carne rossa, in particolare quella d’organo, come fegato, reni, cervello e cuore. Ad esempio una porzione da 100gr di fegato di manzo contiene 6,5 mg di ferro.

La carne rossa, il pollame e il pesce sono le fonti più facilmente accessibili di ferro eme, tant’è che studi specifici dimostrano che chi consuma regolarmente carne rossa ha meno probabilità di soffrire di anemia. Abbiamo visto che anche alcuni vegetali sono delle ottime fonti di ferro non eme: 100 gr di spinaci contengono 3,6 mg di ferro; ancor più ricchi sono i legumi, indispensabili per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana e che contengono 6,6 mg di ferro a porzione (circa 200gr). Esiste un’altra categoria di alimenti che viene spesso sottovalutata, ma che costituisce un’enorme fonte di ferro, soprattutto per chi soffre di anemia.

Stiamo parlando dei molluschi, più nel dettaglio di un mollusco in particolare: le vongole. Queste piccole creature marine sono ricchissime di ferro, ne contengono addirittura più del fegato di manzo, circa 28 mg di ferro per 100 gr di vongole. Si tratta di ferro eme, ovvero quello più facilmente assimilabile. Insomma, se soffrite di carenza di ferro, mangiare un bel piatto di pasta con le vongole potrebbe di certo migliorare la situazione, tanto più che le vongole sono facilmente reperibili sia fresche che surgelate o in scatola.