Nautica, l’impresa eroica è italiana: attraverso l’Oceano su un 5m fatto in casa

L’italiano Alessio Campriani ha attraversato l’Oceano Atlantico su una barca senza motore. Il 5 aprile è giunto a destinazione.

Alessio Campriani ha completato una straordinaria impresa: attraversare l’Oceano Atlantico su una barca di soli 5 metri. Campriani è partito da Lagos, in Portogallo, ed è arrivato fino a Guadalupa nei Caraibi. Nonostante le innumerevoli difficoltà incontrate lungo il tragitto, Alessio Campriani è riuscito a tagliare il traguardo.

Alessio Campiani e la sua straordinaria impresa
La barca di Alessio Campriani, chiamata CEPU Pinky I, è stata costruita interamente in modo artigianale – pontilenews.it

Durante il viaggio Campriani ha dovuto gestire diverse avarie a bordo, microtraumi mani, ginocchia e schiena, e un’importante infezione ai glutei che sta curando sul posto da circa una settimana. Nonostante tutto, Alessio è riuscito a perseverare e a raggiungere il suo obiettivo.

L’avventura di Alessio, dall’inizio

La barca di Alessio, denominata Cepu Pinky I, era una piccola deriva trasformata in barca oceanica, ottenuta dal riadattamento di uno scafo di un Tridente 16. Dopo aver completato e testato la sua barca, Alessio ha iniziato la traversata il 4 novembre 2022 da Lagos, in Portogallo. Tuttavia, a causa di un inconveniente (rottura dell’attacco al pilota automatico e un infortunio alla schiena), è stato costretto a riparare a Lanzarote nelle Isole Canarie e interrompere momentaneamente la traversata.

Dopo quasi tre mesi, il 27 febbraio scorso, ha deciso di ripartire per portare a termine la traversata. Tuttavia, anche stavolta si è trovato a dover affrontare un guasto elettrico e altri problemi, che lo hanno costretto a cambiare rotta verso le isole di Capo Verde. Qui si è fermato alcuni giorni per sostituire la batteria, riparare una vela strappata e mettere a punto l’imbarcazione per affrontare il lungo viaggio.

La traversata di Campriani si è fermata varie volte
Dopo difficoltà e imprevisti, il 5 aprile Campriani ha raggiunto la meta – pontilenews.it

Il 13 marzo Alessio riparte, affrontando una navigazione di circa 20 giorni per coprire le 2100 miglia rimanenti. Durante gli ultimi giorni di navigazione ha dovuto affrontare la mancanza di vento. Questo fattore ha rallentato la sua barca e lo ha costretto a razionare viveri e acqua. Alessio ha raggiunto il traguardo la mattina del il 5 aprile, intorno alle 7:40 italiane (1:40 ora locale), quando la barca è stata trainata nel porto di Pointe-à-Pitre.

La barca di Alessio: come è fatta

La barca di Alessio Campriani, chiamata CEPU Pinky I, è stata costruita interamente in modo artigianale da Alessio e dal suo team tecnico. L’obiettivo era quello di compiere un’impresa estremamente audace: attraversare l’Oceano Atlantico da solo, senza l’ausilio di un motore o assistenza. La barca non è abitabile e non dispone di cabina, bagno o zona cottura. C’è solo una cellula di sopravvivenza di 1 metro quadrato, utilizzabile solo in caso di emergenza.

Campriani ha costruito la barca con un team di esperti
La Cepu Pinky I era una piccola deriva trasformata in barca oceanica – pontilenews.it

Quello che rende l’impresa ancora più incredibile è che Alessio è nato e cresciuto in Umbria, l’unica regione dell’Italia centrale che non si affaccia sul mare. Alessio ha avuto alle spalle un team tecnico che lo ha seguito a distanza. Il team è composto da Stefano Provincia, maestro d’ascia, Federico Rossi, docente di ingegneria dell’Università di Perugia, Franco Milli, vicepresidente del Circolo Velico, e Federico Minelli, fotografo professionista.

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