Tutti noi vorremmo averne uno. Ma se non possiamo permettercelo non possiamo (né dobbiamo) ricorrere a questi mezzi
E’ uno status symbol, legato a opulenza e potere. Ma non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo averne uno. Come si suol dire, non ce l’ha ordinato il medico. Insomma, siete liberissimi di acquistare un Rolex. Ma, vi raccomandiamo di non fare mai questo. Potreste finire nei guai.
Azienda svizzera fondata nel 1905. È controllata dalla Fondazione Hans Wilsdorf, ente di beneficenza e non-profit che porta il nome del fondatore. Conta ventotto società controllate nel mondo e un’organizzazione di 4.000 orologiai in cento Paesi. Le ultime stime parlano di 7,8 miliardi di fatturato, con 2.800 dipendenti.
Come detto, stiamo parlando di una delle case orologiaie più famose al mondo. Forse la più famosa. Il Rolex è, da sempre, simbolo di ricchezza. Un simbolo forse anche un po’ inflazionato che, oggi, sfocia nel cliché.
Ma, si sa, alle persone piacciono queste cose. Piace poter ostentare un Rolex al polso o una Ferrari sotto il sedere. Il problema, però, è che si può fare e avere tutto quello che vogliamo. Se ce lo possiamo permettere. Altrimenti, rischiamo guai seri. Per cui, evitate di farvi prendere dalla smania ed evitate di emulare la storia che stiamo per raccontarvi.
La voglia di Rolex causa guai
L’episodio che vi raccontiamo è avvenuto a pochi chilometri dalle case di tutti noi. Per la precisione a Monza, in Brianza. A scoprire tutto sono stati i carabinieri, che hanno denunciato l’uomo, un cittadino francese.
Questi, 27 anni, ha infatti tentato di acquistare un Rolex con soldi falsi. Il 27enne ha incontrato in Brianza un 33enne del luogo che aveva messo in vendita il Rolex su Facebook. Un Rolex Datejust, uno dei modelli maggiormente iconici della casa orologiaia francese. I prezzi dei Rolex Datejust usati variano in media da un minimo di circa 3.380€ fino ai 5.900€, mentre lo stesso modello nuovo può costare in media 8.000€, per salire fino a 35.000€.
Ebbene, incontratisi nella zona della stazione, il 27enne transalpino, dopo aver visto il segnatempo ha invitato il 33enne italiano a seguirlo nei bagni e gli ha consegnato una busta all’interno della quale vi dovevano essere dei soldi. Che, effettivamente, c’erano. Ma erano totalmente falsi. 40 banconote da 200 euro di colore giallo e la scritta ‘FAC SIMILE’.
Il venditore ha così immediatamente contattato i carabinieri, che sono intervenuti con grande tempismo. E così il 27enne francese, non solo è stato denunciato per truffa. Ma è stato anche colpito da un ordine di espulsione dal territorio italiano.
