Le compagnie di assicurazione auto si servono di diversi strumenti per scovare i falsi incidenti. Ecco come fanno
Per le compagnie di assicurazione, gli incidenti falsi sono un grosso problema. Eppure, esistono, sono tanti e a provarlo sono le statistiche in merito. Per questo motivo le assicurazioni fanno molta attenzione nel cercare di capire se si tratta di un imbroglio o meno.

Ecco perché le compagnie di assicurazione si tutelano munendosi di strumenti che gli consentano di scovare un finto sinistro stradale. Ma come fanno? Di modi per scoprire se un incidente è falso, le assicurazioni ne hanno più di uno.
Innanzitutto, possono consultare la banca dati dell’Ivass. Questo istituto vigila sulle assicurazioni e fornisce info in merito a possibili anomalie del padrone dell’auto. Fornisce informazioni su eventuali irregolarità o anche su precedenti incidenti che sono ritenuti alterati. Chi, per esempio, è riuscito a fare un incidente truffa potrebbe anche farlo di nuovo e quindi fare un accertamento tramite lo storico può permettere di far scattare una prima allerta.
E ancora, un’altra opzione è consultare la cosiddetta scatola nera. È un dispositivo che traccia la velocità di una vettura, dei movimenti e delle manovre, nonché, persino la direzione. Per far sì che si divulghi tale scatola nera, gli assicuratori fanno sconti sul premio e sul fatto che installarla sia gratuito.
Per scovare un finto incidente, un altro modo è anche il GPS. Di solito lo usano per lo più i mezzi aziendali e aiutano a verificare con correttezza la posizione delle auto coinvolte nei vari sinistri stradali.
Falso incidente auto: come scoprire la verità
Il metodo che l’assicurazione usa maggiormente per scoprire se un sinistro è inscenato o meno, è quello di chiamare un perito che verifichi se effettivamente è accaduto quanto raccontato.

Il veicolo è infatti sottoposto a una minuziosa ispezione e nel caso, è possibile rilevare eventuali anomalie. I periti fanno un incrocio della perizia con i documenti che dà l’automobilista.
L’assicurazione chiede di esaminare i documenti che il conducente fornisce, e da lì, l’assicurazione può fornire elementi di una certa importanza per comprendere se il sinistro sia finto o meno. Ad esempio, i documenti sanitari possono mostrare quanto siano compatibili dinamica dell’incidente e lesioni rilevate.
Ecco perché solitamente si dispone la visita di un medico legale su coloro che si sono feriti. Se dovessero esserci incongruenze tra lesioni e dinamica, le probabilità che il sinistro non sia reale crescono esponenzialmente.
In questi casi, proprio per evitare truffe – per prevenire sostanzialmente – la compagnia può decidere, se vengono fuori anomalie, «di non fare offerta di risarcimento, motivando tale decisione con la necessità di condurre ulteriori approfondimenti in relazione al sinistro».