Quali qualità servono per non perdere la sfida con l’Intelligenza Artificiale dal punto di vista del lavoro: i dettagli
Tiene banco il tema del futuro del lavoro e del ruolo dell’Intelligenza Artificiale, con tanti che mostrano timori a proposito della tecnologia e sul fatto che possa rubare il lavoro agli esseri umani.

Non mancano alcuni che ritengono che l’essere umano sia meno capace di una IA rispetto allo svolgimento di talune mansioni. Di recente, ad esser diventante note sono taluni posizioni lavorative che, in futuro, potrebbero venir occupate proprio dall’Intelligenza Artificiale. E ciò porterebbe, di riflesso, un grosso risparmio per imprenditori e datori di lavoro, e dall’altro lato rappresenterebbe una perdita di posti lavorativi per le persone.
Al contempo, vari altri esperti del campo hanno provato a calmare quelli maggiormente allarmati, siepando che l’Intelligenza Artificiale necessita ancora di tanto tempo prima che possa avere un impiego concreto e tale da poter prendere il posto delle persone.
Ad ogni modo vi sono alcuni lavori che oggi vengono fatti da remoto da IA, come nei centri d’assistenza degli store digitali. Oppure nei servizi di call center, per rispondere ai clienti oltre gli orari di lavoro assegnati alle persone in carne ed ossa.
Il recente rapporto Microsoft, Work Trend Index, si è occupato di stabilire quelle che sono le qualità da possedere per evitare di farsi sottrarre l’impiego dall’IA.
Intelligenza artificiale, lavoro e umani: le qualità per continuare a lavorare
Si continua a parlare dell’intelligenza artificiale che inizia a rimodellare il mercato lavorativo, e pur trattandosi di una tecnologia in fase iniziale, la portata del cambiamento si può vedere e vi si assiste tanto con curiosità quanto con timore.

Bisogna innanzitutto comprendere è che l’IA andrà ad ampliare le opportunità lavorative, con la creazione di nuovi ruoli. Non si limiterà alla mera cancellazione di impieghi e mansioni. Al contrario, taluni mestieri saranno sostituti dall’IA e per tale ragione sarà bene apprendere nuove abilità.
Stando a Microsoft, le competenze che occorrono rispetto ad un futuro di collaborazione con l’IA non prevedono esclusivamente abilità di tipo tecnico, ma anche strettamente umane, ed è il caso dell’intelligenza emotiva e il giudizio analitico.
Dunque le skill primarie da possedere in futuro per lavorare riguardano il giudizio analitico, la flessibilità, l’intelligenza emotiva. Così come la curiosità intellettuale, il rilevamento la gestione dei bias e la delega IA.
Portali quali LinkedIn hanno posposto nuove qualità necessarie per l’aggiornamento e la riqualificazione dei mestieri, in tale contesto. Stando a quest’ultimo, le aziende concentreranno le ricerche su talune determinate skill.
Secondo gli analisti, ad aver priorità sarebbero qualità quali il problem solving, pensiero critico, creatività, leadership. E ancora, capacità di lavoro in gruppo, intelligenza emotiva e valutazione dei rischi e prendere decisioni. Senza dimenticare l’orientamento al cliente oppure ai servizi.
Elemento centrale sarà l’allargamento dell’aspetto formativo all’interno delle varie fasi dell’educazione, per progettare le carriere nel futuro.