Questo tipo di pesce costa ben 5.000 euro al chilo. Di quale specie si tratta nello specifico, e perché il suo prezzo è così alto?
Sono tanti i prodotti alimentari che vengono a costare molto di più del dovuto, specie quando si tratta di comprare del pesce. A seconda di quello che stiamo cercando il costo varia, e in genere il prezzo è decisamente alto. Esiste una varietà di pesce che non solo è rara da trovare, ma è così tanto costosa che in pochi possono permettersela. La cifra con cui viene venduta, infatti, è fuori dal comune.

Parliamo del caso delle angulas spagnole, conosciute in Italia come avannotti di anguilla o “cuccioli delle anguille”. Il costo si aggira tra i 1.000 e i 5.000 euro al chilo, e nonostante non abbiano una grande fama il prezzo è alle stelle. Sono pochi i pescatori che sarebbero disposti a comprarle, ma quelli che le cercano non sono affatto scontenti del loro acquisto. Le angulas spagnole vengono messe sullo stesso piano di tutti gli altri pesci.
Angulas spagnole, il loro costo è di ben 5.000 euro: ecco come mai prezzano così tanto
Questi piccoli serpentini, che superano appena lo stadio della larva, sono molto piccoli e assomigliano a dei lombrichi. Si distinguono dalle altre anguille per la colorazione nera degli occhi e per via della trasparenza del corpo, che li rende molto interessanti da osservare. Non è sicuramente una descrizione “appetitosa” per chi cerca delle pietanze belle da vedere, e quello che stupisce è che siano insapori. Ma allora che cos’è che li rende molto costosi?

In Spagna è considerato un alimento prelibato e gustoso, tipico delle tradizioni basche che si rifanno alle festività natalizie. La pesca di questa anguilla è regolamentata nei territori spagnoli, mentre in Italia e in Francia è proibito pescarle a causa della rarità dei cuccioli di anguilla. Molto tempo fa popolavano in buone quantità le acque dell’Arno e potevano essere catturati facilmente: la cecità era un vantaggio per i pescatori.
Ma dato che è in via di estinzione, non può più essere pescato a partire dal 2009. L’Unione Europa la considera come una specie protetta e che non deve essere toccata, inoltre lo stesso contrabbando è illegale e può essere punito severamente. Purtroppo la vendita illecita di queste anguille ha portato ad un calo del 75% della loro popolazione negli ultimi 30 anni, ed è probabile che in futuro non le rivedremo mai più.