In Italia è stato pescato un pesce velenosissimo e ritenuto tra i più pericolosi tra quelli alieni presenti nel Mediterraneo: i dettagli.
Il mare è un universo sconfinato in cui non sempre si conoscono gli esemplari che risiedono. A destare decisa sorpresa di recente è stato un pesce alieno pescato in Calabria che risulta essere tra i più velenosi tra quelli alieni presenti nel Mediterraneo.
Il pescato si è verificato in Calabria nelle acque di Le Castella in provincia di Crotone. Nella rete dei pescatori esperti è finito anche questo pesce scorpione anche conosciuto come pesce leone orientale. Questa specie è classificata come aliena e tra le più pericolose che sono state avvistate nella zona del Mediterraneo.
Il Pterois miles è una delle 4 specie aliene invasive di estrazione tropicale da ISPRA e CNR-Irbim e valutata come estremamente pericolosa. Questa scoperta ha davvero sorpreso sia i presenti che le persone interessate a questo ambito: entriamo nei dettagli della vicenda.
A largo di Le Castelle, zona presente nella costa ionica della Calabria, è stato pescato un pesce scorpione della grandezza di 17 centimetri e che si trovava a circa 24 metri di profondità. Alla visione i pescatori professionisti hanno subito avvertito l’Associazione Isola Ambiente Apnea. La stessa ha poi comunicato tramite Facebook di aver attivato il “protocollo specie aliene” e la cattura è avvenuta da parte della Guardia Costiera e dell’ISPRA di Palermo (Settore Specie Aliene) che hanno confermato l’esemplare.
Il pesce pescato in Calabria, come si legge nel post dell’Associazione, è diffuso nel Mar Rosso e nell’Oceano Pacifico. Nello specifico, questo vive nelle lagune e nei fondali sassosi e di barriera fino a 150 metri di profondità. Negli ultimi anni molte specie aliene hanno preso posizione nelle nostre acque e tra questi c’è anche il pesce scorpione.
Nonostante questo esemplare sia molto bello e dotato di lunghe pinne risulta essere tra i più pericolosi e invasivi. Questi hanno gli aculei molto velenosi e che possono generare avvelenamenti e shock anche dopo tante ore dalla morte del pesce. Tale esemplare è commestibile ma bisogna stare molto attenti alle spine che si trovano sulla pinna ventrale, dorsale e posteriore. Queste infatti possono rilasciare un veleno molto potente che può causare gravissime conseguenze. Dunque se mai dovessimo incrociarne uno cerchiamo di stare ben attenti vista la sua pericolosità.
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