Convinti che il mondo sia un insieme di cospirazioni: il lato psicologico dei ‘ribelli’

Non sai più come dire al tuo amico che le scie chimiche non esistono? Forse dovresti prima cercare di capirlo.

Il 5G, le scie chimiche che sovrasterebbero i nostri cieli, il Nuovo Ordine Mondiale, il Covid come strumento di controllo di massa, la terra piatta, i rettiliani e i vaccini che iniettano microchip sottopelle: con le teorie cospiratorie non si finisce mai di imparare cose nuove. Se tutte queste cose elencate vi sembrare assurde, sappiate che milioni di persone in tutto il mondo ci credono. E ci credo davvero. Non si tratta di qualche folle chiuso in casa a scrivere assurdità su internet ma di intere comunità di normalissimi cittadini con queste fortissime convinzioni.

L’affascinante mondo di chi vive in questo modo decisamente estremo è molto più profondo di qualche annoiato nerd dietro ad uno schermo. E se pensate che si tratti soltanto di un mucchio di matti con troppo tempo libero, vi sbagliate: le motivazioni psicologiche sono molto più serie, molto più profonde e vale la pena, quantomeno, di esplorarle.

Perché alcune persone credono alle teorie cospiratorie: cosa succede nella loro testa

Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di rimanere a bocca aperta di fronte a certe frasi dette da persone insospettabili e da cui non vi sareste mai aspettati uno sproloquio sulle iniezioni di 5G tramite i vaccini come metodo di controllo di massa e altre amenità. Eppure chi crede alle teorie della cospirazione nella vita di tutti i giorni è una persona come un’altra.

I motivi per cui si inizia a credere intensamente ad una verità “alternativa” dubitando letteralmente di qualsiasi cosa sia ritenuta “ufficiale” e proveniente dai canali governativi o statali che siano, sono molteplici. Non c’è dubbio, innanzitutto, che questi comportamenti siano esacerbati da periodi storici non proprio felici, come quello che stiamo vivendo al momento: il Covid-19 è stato un disastro da vari punti di vista, anche da questo. L’incertezza del momento, l’assoluta mancanza di bussola porta molte persone a rivolgersi a questo genere di “verità alternative”.

Spesso si tratta anche di persone narcisiste che non mancano l’occasione per mettersi al centro dell’attenzione con dichiarazioni forti, magari politicamente scorrette e che farebbero infuriare chiunque. Il disagio psicologico di molte di queste persone è forte e la risposta al bisogno di appigliarsi a qualcosa, può anche essere quella di credere che il governo ci controlli tramite le webcam o che esistano i rettiliani.