Il più piccolo comune d’Italia per estensione territoriale si trova nel Sud della Penisola, in un lembo di terra baciato dal sole.
L’Italia è piena di bellissimi borghi e città d’arte e quando dobbiamo partire per una vacanza abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. Tra i tanti posti che vale la pena visitare almeno una volta nella vita c’è sicuramente il borgo più piccolo d’Italia per estensione territoriale.
Si tratta di un piccolo borgo adagiato direttamente sul mare di uno dei lembi di terra dichiarato Patrimonio Unesco nel 1997. Parliamo della Costiera Amalfitana, meta turistica per eccellenza dai villeggianti provenienti da tutto il mondo.
Il borgo più piccolo d’Italia è in Costiera Amalfitana: ecco qual è
Quando visitiamo la Costiera Amalfitana dobbiamo fare tappa nel comune più piccolo d’Italia per estensione territoriale: Atrani. Si tratta di un borgo che si affaccia direttamente sul mare e la cui estensione territoriale è meno di un Kmq. I suoi 800 abitanti vivono in case arroccate l’una sull’altra, cosa che fa sembrare il borgo un piccolo presepe.
Il suo nome deriva dalla parola latina “Atrum” che significa “oscuro”. Il borgo, infatti, è stretto tra due monti, il Monte Civita ed il Monte Aureo; il paese è poi diviso in due dal fiume Dragone, protagonista di due importanti e catastrofiche alluvioni, l’ultima delle quali nel settembre 2010.
Nato come posto di villeggiatura dei patrizi romani, la storia di Atrani è da sempre legata alla Repubblica di Amalfi: è proprio ad Atrani che in epoca repubblicana risiedeva l’aristocrazia amalfitana. Nella centralissima chiesa di San Salvatore de’ Birecto erano incoronati i duchi di Amalfi. Oggi l’evento rivive nell’evento storico del “Capodanno Bizantino” che si svolge tutti gli anni il 1° settembre.
Atrani, i monumenti e i luoghi di interesse da visitare
Nonostante la sua piccola estensione territoriale Atrani racchiude tantissimi monumenti e luoghi di interesse da visitare assolutamente. Fermandoci in piazzetta non possiamo non visitare la già citata chiesa di San Salvatore de’Birecto risalente al IX secolo e dove venivano incoronati i duchi di Amalfi.
La chiesa vanta una delle quattro porte di bronzo (le altre sono al Duomo di Amalfi, al Duomo di Ravello e al Duomo di Salerno) fuse a Costantinopoli nell’anno mille dal ricco mercante Pantaleone Comite. All’interno della chiesa anche un pluteo marmoreo di età romana raffigurante dei pavoni.
Da visitare assolutamente anche la Collegiata di Santa Maria Maddalena, chiesa madre delle Comunità con il suo campanile di tufo bruno e la facciata in stile Rococò, l’unico esempio di Rococò presente in Costa d’Amalfi. Chi ha la tempra di salire 800 scalini può visitare il Santuario di Santa Maria del Bando, un vero e proprio gioiellino a picco sul Monte Aureo.
Proprio vicino la chiesa di Santa Maria del Bando ci sono la casa e la grotta di Masaniello: tradizione vuole che Atrani abbia ospitato il capopopolo napoletano e che la stessa sua madre fosse di origini atranesi. Chiudendo, non possiamo non citare la Chiesa dell’Immacolata, adiacente quella di San Salvatore de’Birecto, la Chiesa della Madonna del Carmine e quella di Santa Rosalia.
