Nessuna modifica all’età pensionabile: si potrà andare in pensione a 67 anni, ma c’è una variante che non piace ai lavoratori

L’età pensionabile resta ferma a 67 anni ma c’è una modifica che preoccupa i lavoratori. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Nessun superamento della legge Fornero: continueremo ad andare in pensione a 67 anni anche nel 2024. Tuttavia una modifica sta già mettendo in allerta milioni di lavoratori. In questo articolo vi spieghiamo di cosa si tratta.

Pensione, novità
Lavoratori arrabbiati per una modifica sulle pensioni -Pontilenews.it


La legge Fornero ci terrà compagnia anche nel 2024: troppo poche le risorse finanziarie a disposizione del Governo Meloni per superarla. Dunque- salvo chi avrà i requisiti per accedere alla pensione anticipata- l’età pensionabile resta ferma a 67 anni con almeno 20 anni di contributi.

D’altronde il governo, per la legge di Bilancio 2024, dispone di appena 25 miliardi di euro: fare tutto è impossibile. La priorità ora è sostenere le famiglie con agevolazioni e ridurre la pressione fiscale su stipendi e pensioni. Le uscite agevolate dal lavoro, purtroppo, non sono in cima alla lista delle priorità per il 2024. Nonostante l’età pensionabile sia rimasta la stessa, ci sarà una variante che non piacerà ai lavoratori.

In pensione nel 2024: ecco cosa cambierà

Cosa accadrà nel 2024? Il Governo di Giorgia Meloni ha introdotto importanti novità riguardo le misure di pensione anticipata mentre la pensione di vecchiaia ordinaria resta la stessa. Tuttavia è stata comunicata una variante che già sta facendo preoccupare milioni di italiani.

Pensione dopo il 2026
Ecco cosa accadrà nei prossimi anni/ Pontilenews.it

Quota 103 diventerà Quota 104 e anche Opzione donna e Ape sociale subiranno dei cambiamenti. La pensione di vecchiaia ordinaria, invece, fino al 31 dicembre 2026 resterà la stessa. In pratica fino alla fine del 2026 si potrà andare in pensione a 67 anni con 20 anni di contributi purché l’ assegno previdenziale sia pari almeno a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale.

Oppure si potrà andare in pensione a 64 anni con 20 anni di contributi se l’importo della pensione raggiungerà almeno 2,8 volte l’importo dell’Assegno sociale. Riconfermata fino al 2026 anche la pensione anticipata ordinaria che consente agli uomini di andare in pensione con 42 anni e 10 mesi di contributi e alle donne con 41 anni e 10 mesi di contributi a prescindere dall’età anagrafica.

Infine resta confermata anche l’opzione che permette di andare in pensione con appena 5 anni di contributi purché siano stati tutti versati dopo il 1995 e purché si siano già compiuti 71 anni. Dunque dove sarebbe la novità che tanto sta facendo preoccupare gli italiani? La cattiva notizia è che, per l’adeguamento in base all’aspettativa di vita, dal 2026 l’età pensionabile aumenterà ulteriormente.

Dunque chi non raggiunge i requisiti per andare in pensione entro il 2026, dovrà lavorare ben oltre i 67 anni per due fattori: in primo luogo l’aspettativa di vita media continua ad aumentare e, quindi, l’Inps deve erogare pensioni per un tempo più lungo. Il secondo fattore è la fortissima denatalità che ha colpito il nostro Paese: senza nuovi nati, negli anni che verranno, non ci sarà nessuno che potrà sostituire i lavoratori che andranno in pensione.

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