Nelle scuole mancano i supplenti: la decisione del Ministero arriva a sorpresa

La carenza di docenti nelle scuole italiane può provocare disagi e malfunzionamenti nei plessi: il Ministero corre ai ripari.

Anche per questo nuovo anno scolastico, gli istituti dovranno reperire nuovi insegnanti. Lo strumento a loro disposizione è il meccanismo degli interpelli. Ma per alcune cattedre, le scuole stanno andando a rilento nella ricerca dei supplenti.

Supplenti scolastici: la decisione del Ministero
Supplenti scolastici: la decisione del Ministero -(ANSA FOTO) -pontilenews.it

Per chiarezza, è bene sapere che le occasioni di lavoro nella scuola non vengono pubblicate e annunciate direttamente dalle scuole, ma solitamente tramite gli avvisi sui siti web degli Uffici scolastici provinciali.

La precarietà nel settore della scuola è un problema annoso, con giovani docenti costretti ad emigrare e passare lunghi periodi lontani da casa per fare punteggio e scalare le graduatorie, per poi un giorno diventare docente di ruolo. Una condizione precaria che allo stesso tempo è figlia dei tagli praticati dai governi negli anni. T

agli che condizionano l’andamento e il livello qualitativo della formazione scolastica. A farne le spese per lo più sono gli studenti che devono subire continui cambi dei professori, con la conseguenza che non viene garantita una continuità didattica, fondamentale per assicurare un livello elevato di istruzione.

Cosa prevede la circolare del Ministero diramata a luglio del 2023

In base a quanto messo nero su bianco nella circolare del Ministero dell’Istruzione datata 19 luglio 2023 e che ha come oggetto le supplenze, nel caso in cui non sia possibile occupare una posizione di supplenza nemmeno attraverso le graduatorie di altre scuole della stessa provincia, gli Uffici scolastici provinciali hanno l’occasione di utilizzare le cosiddette “domande di messa a disposizione” (MAD).

Supplenti scolastici: la decisione del Ministero
Supplenti scolastici: la decisione del Ministero -( ANSA FOTO) -pontilenews.it

Queste domande possono essere depositate dai docenti candidati che ancora non sono stati inclusi in alcuna graduatoria, e possono farlo sia nella provincia in cui risiedono che in altre province del Paese. Ma può capitare anche che nemmeno le Mad siano sufficienti per colmare il vuoto di cattedre.

E allora, in questo caso, si può e si deve ricorrere alla pubblicazione dei cosiddetti  “interpelli”. È importante avere a mente che, in relazione agli avvisi pubblicati, la circolare del Ministero dell’Istruzione non prevede alcun divieto di partecipazione per i docenti già inseriti nelle varie graduatorie.

L’unica imposizione è riferita ai docenti che hanno già ricevuto una proposta di nomina a tempo determinato. L’interpello, quindi, è l’ultima spiaggia per tuti gli istituti che hanno difficoltà a reperire il numero di insegnanti necessario per coprire tutte le cattedre per l’anno scolastico in corso.

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