Una morte che ha lasciato il segno, quella di Gianni Versace, ma ancora più sentita è quella di una persona che gli è stata accanto per un periodo lungo della sua vita. Chi avrebbe immaginato che le cose si mettessero nel peggiore dei modi.
Una storia finisce per sempre anche dopo anni di distanza dalla tragica morte di Gianni Versace.
Fu il primo a soccorrere Gianni Versace nel tragico 15 luglio del 1997. La sua storia con lo stilista, nata nel 1982, ha creato tantissimi problemi con la famiglia Versace subito dopo la morte dell’uomo. Dopo aver perso l’amore della sua vita, in seguito alla morte e alla conclusione di una storia incredibile, sono arrivati i veri guai con i membri della famiglia del compagno. I fratelli dello stilista non erano d’accordo al fatto che avesse lasciato, a suo beneficio, un vitalizio e l’uso delle sue dimore.
Morto l’ex compagno di Gianni Versace
Antonio D’Amico si trovò in un momento molto complicato dopo la morte del compagno, Gianni Versace. Gli aveva lasciato un vitalizio per poter continuare a vivere bene anche dopo la sua morte, ma l’uomo preferì ricevere la sua liquidazione in un’unica soluzione per avviare la sua carriera di designer. Questo non piacque ai fratelli dello stilista, che tentarono di osteggiare la decisione del defunto familiare. Nonostante ciò la notizia della morte dello storico compagno ha segnato molto tutti coloro che avevano conosciuto e amato la coppia.
Chi era Antonio D’Amico
Il designer e stilista si è spento a 63 anni a causa di una grave malattia che l’ha ucciso in pochissimo tempo. A dare la notizia è stato l’amico e manager Rudy Mirri. Nato a Mesagne, in provincia di Brindisi, l’uomo è ricordato soprattutto per la sua incredibile storia con uno degli stilisti più noto di tutti i tempi. Nonostante i dissapori iniziali il fratello di Gianni ha pubblicato un post in memoria del designer.
Sandro Versace ha scritto: “Antonio ha sempre avuto buoni rapporti con me, nel periodo con Gianni e anche dopo”, ha detto in un’intervista a Repubblica. “Al tempo della loro relazione lui e Gianni vivevano in simbiosi, erano sempre insieme e lui lo rendeva un uomo felice: non avrei potuto non volergli bene. Ero al corrente della sua malattia. L’amore è in grado di guarire ogni ferita. Ed è nel segno dell’amore che voglio ricordare Antonio, perché l’amore suo e di Gianni è stato grande”. Insomma l’amore ha lasciato che anche i fratelli dello stilista scomparso mettessero da parte le ostilità.
