Sembra una medusa, ma non lo è: la strana specie che sta invadendo le spiagge italiane

Le spiagge italiane sono invase da una nuova strana specie: dall’aspetto sembra una semplice medusa, ma è qualcosa di diverso.

Una delle prime preoccupazioni per ciascun bagnante quando si reca in spiaggia è che in acqua possano esserci le meduse. Questi animali tendenzialmente non attaccano l’essere umano, ma se ci si trova in loro vicinanza può capitare che, sentendosi minacciati dalla nostra presenza, ci pungano e ci iniettino un veleno che non è letale, ma che causa parecchio bruciore.

Meduse
Strani animali invadono le spiagge italiane – Pontilenews.it

Ne consegue che ogni bagnante cerchi di evitare accuratamente le meduse e che quando le vede in acqua eviti di fare il bagno. In queste settimane le nostre coste sono piene di strani esseri marini che nuotano nei pressi della battigia. A primo acchito sembra di trovarsi di fronte proprio a interi sciami di meduse, ma quelli che si vedono in questi giorni nei pressi delle spiagge sono in realtà velelle, conosciute dalle nostre parti come barca di San Pietro o barca di San Giovanni.

Cosa sono le velelle e perché non bisogna mai toccarle

Se avete pensato che le velelle siano delle meduse in realtà non ci siete andati troppo lontano visto che le velelle appartengono come queste alla famiglia degli cnidari o celenterati, ovvero degli animali invertebrati che si nutrono di plancton e che vivono generalmente nelle acque salate. Non è impossibile però trovarne alcune anche in fonti di acqua dolce.

Velella su spiaggia
In questo periodo è facile vedere delle velelle sulle spiagge italiane: di cosa si tratta? – Pontilenews.it

Questi organismi, a differenza delle meduse, non sono singoli animali, ma si tratta di minuscoli polpi che si muovono in sciami e sono protetti da una gelatina che li avvolge e che a distanza li fa apparire come un unico essere. Le velelle sono solitamente di colore azzurro e la loro dimensione va dai 4 agli 8 centimetri. Sono diversi gli idrozoidi che compongono questo sciame ed ognuno di essi ha un compito differente: per il nutrimento ci sono i gastrozoidi, per la riproduzione i gonozoidi e per la difesa i dattilozoidi.

Per quanto riguarda il comportamento di questi animali, le velelle sono carnivore e si cibano principalmente di plancton. Solitamente non attaccano l’essere umano e ad un contatto breve le tossine che rilasciano non dovrebbero essere dannose. Il veleno rilasciato dai tentacoli, infatti, non riesce a penetrare gli strati di pelle, tuttavia è assolutamente consigliato non prenderli in mano, ma qualora lo faceste fate attenzione a non strofinarvi mai gli occhi.

Le velelle sono tipiche di questo periodo dell’anno e tornano a colonizzare le nostre spiagge nel corso delle prime fasi dell’autunno. Quando le temperature si alzeranno, invece, difficilmente le troveremo in prossimità della riva. Se le vedete, insomma, non preoccupatevi, potete fare tranquillamente il bagno senza temere di essere morsi.

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