Nei, ecco come riconoscere quelli pericolosi: lo dicono gli esperti

Se hai dei nei sulla tua pelle e vuoi scoprire come controllarli in autonomia, per capire se possono essere pericolosi, ecco cosa devi fare

Sebbene spesso siamo focalizzati sulla salute degli organi interni del nostro corpo e sul monitoraggio del loro stato, in realtà anche la pelle ha bisogno di un controllo ogni tanto. Si tratta infatti dell’organo più ampio che possediamo: copre un’area di due metri quadri e può arrivare a pesare, tutta insieme, anche quasi dieci chili. Una delle sue manifestazioni da controllare più spesso è quella dei nei: ecco come si fa.

Nei: riconoscere quelli pericolosi
Nei, controllali in questo modo e scopri se sono pericolosi (pontilenews.it)

I nei non sono altro che delle formazioni del tutto benigne, le quali però possono nel tempo evolvere in quelli che chiamiamo melanomi, cioè formazioni maligne o tumorali che possono essere anche particolarmente pericolose. Riconoscere in tempo un neo potenzialmente dannoso è fondamentale e il primo gesto di prevenzione e controllo lo si fa in autonomia, guardandosi ogni giorno: ecco cosa c’è da sapere.

Come scoprire se un neo è pericoloso: la guida

Quando ci si fa la doccia, bisognerebbe prendere l’abitudine di guardare il proprio corpo e osservarne macchie e nei, così da notare l’eventuale cambiamento nel tempo. In particolar modo, solitamente il melanoma si caratterizza per dei margini frastagliati e non omogenei: la sua conversione da neo benigno a maligno dura qualche mese.

Nei: riconoscere quelli pericolosi
Nei, controllali in questo modo e scopri se sono pericolosi (pontilenews.it)

Altre caratteristiche da osservare sono la forma del neo, la dimensione e il colore: se queste cambiano nel tempo, può significare che il neo da benigno è diventato maligno e che richiede un’analisi medica. Il segreto è guardarsi spesso la pelle ed imparare a conoscere i propri nei, così da notare subito se qualcuno è cambiato in qualche suo aspetto. Non appena si nota qualcosa che non va, è bene rivolgersi subito a uno specialista, il quale inizierà facendo una mappatura dei nei e valutando situazione per situazione.

Secondo gli esperti, bisognerebbe eseguire una mappatura all’anno: si tratta dell’esame con cui il dermatologo fotografa tutti i nei del corpo, ingrandendo le immagini e confrontandole con quelle della visita precedente. Il tempo di evoluzione di un melanoma è esteso nel tempo, per cui fare una visita con cadenza annuale assicura l’individuazione di ogni probabile formazione maligna. In alcuni casi, come chi è predisposto per familiarità ad avere il melanoma o chi ha la pelle particolarmente chiara, si consiglia una mappatura ancora più frequente, circa ogni sei mesi.

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