Gli agricoltori italiani disperati: le cavallette stanno invadendo e distruggendo molte coltivazioni in determinate regioni.
Parlare di invasione di cavallette ci fa pensare ai flagelli di Dio narrati nella Bibbia, in effetti questi insetti sono sempre stati una disgrazia per gli uomini e i loro territori. Dovunque ci sia un’invasione di cavallette sparisce tutto ciò che è stato piantato ma non solo. Questi terribili insetti sono polifaghi, cioè si nutrono di varie sostanze quindi possono distruggere non solo coltivazioni ma anche orti, giardini e terre che servono per la produzione di mangime per allevamenti. Arrivano in sciami enormi e hanno la capacità di distruggere tutto molto velocemente.
Le cavallette sono insetti infestanti che provengono da luoghi caldi, per questo sono presenti in tutta la zona del Mediterraneo: dall’Africa alle nostre regioni del sud. Non a caso nella Bibbia si parla dell’invasione in Egitto. Certo oggi abbiamo i mezzi per liberarcene e soprattutto possiamo anche, in certi limiti, prevedere le invasioni. Ci sono delle motivazioni precise per cui le cavallette si presentano. Nonostante questo non è la prima volta che in questa regione italiana c’è un’invasione che arreca ingenti danni all’agricoltura.
Regione italiana colpita dalle cavallette: perché e cosa si può fare per evitare i danni
La Sardegna purtroppo, non è nuova a questo flagello dell’invasione degli insetti; come abbiamo detto le cavallette vengono da posti caldi e soprattutto si abbattono sui luoghi dopo dei lunghi periodi di siccità. Ecco che entra in gioco anche il cambiamento climatico: nel nostro paese e soprattutto in zone come la Sardegna, la mancanza di piogge ha già messo in ginocchio molti agricoltori e con la siccità possono arrivare anche le cavallette.
La regione Sardegna avrebbe dovuto essere pronta a questo evento in quanto già successo cinque anni fa in questo territorio. Quest’anno daccapo miliardi di cavallette si sono abbattute sulla piana di Ottana, al centro dell’isola, distruggendo pascoli, campi coltivati e orti; in realtà il Prefetto di Nuoro aveva organizzato una task force che avrebbe dovuto contrastare l’invasione.
Si sono monitorate le zone in cui erano gli insetti avevano deposto le uova ed erano state approntate irroratrici di prodotti per la disinfestazione. Purtroppo qualcosa è andato storto oppure i provvedimenti presi non erano adeguati; la Sardegna agricola è di nuovo in ginocchio. E come se non bastassero le difficoltà in agricoltura per i cambiamenti climatici, le cavallette aggravano la situazione. Quest’anno gli ettari di coltivazione distrutti potrebbero arrivare a 100 mila.
