Conosci l’acqua di San Giovanni? Dicono abbia poteri incredibili: la sua storia di catturerà

La storia dietro la particolare acqua di San Giovanni, che si realizza in una particolare festa cittadina: fascino leggendario.

Giugno è il mese in cui inizia ufficialmente l’estate, le scuole finiscono e in tanti cominciano a partire per le vacanze o a pianificare i prossimi viaggi; oltre a questo, in Italia il mese ospita la Festa della Repubblica Italiana, celebrata con parate ed il volo coordinato delle Frecce Tricolori.

acqua di san giovanni
Storia e usanze della Festa di San Giovanni – pontilenews.it

Oltre alle feste nazionali però, ne esistono tante altre cittadine e, in ogni caso, ogni città ha delle particolari usanze anche per delle date tradizionali. Proprio a giugno, a Bologna si festeggia in modo tutto particolare la Festa di San Giovanni Battista, un evento davvero caratteristico legato a varie storie e leggende e che, come spesso succede, ha delle usanze davvero molto particolari e curiose.

Sapevate di questa particolare celebrazione del capoluogo dell’Emilia-Romagna? Ecco quando si svolge, le usanze e la particolare storia dell’acqua di San Giovanni, che ti colpirà sicuramente e ti farà venire voglia di partecipare ai festeggiamenti.

I festeggiamenti bolognesi per San Giovanni: ecco la storia, le leggende e le usanze

La Festa di San Giovanni è legata al solstizio d’estate: inizialmente festa pagana, successivamente (come successo in molti altri casi) è diventata un’occasione per celebrare  la nascita di San Giovanni Battista. Questa ricorrenza ha dato modo a diverse leggende di diffondersi e prosperare. La storia narra che, proprio nella notte di vigilia, le streghe si riuniscano per celebrare il grande Sabba.

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La particolare leggenda dietro l’acqua di San Giovanni – pontilenews.it

Secondo la leggenda (ripresa anche da bolognatoday.it) per evitare che le streghe (stanche dal viaggio) si fermassero nelle loro case, gli abitanti del posto posizionavano le erbe di San Giovanni come repellente. Aglio, artemisia, lavanda, ruta, verbena e iperico permettevano di tenere lontane le streghe, costrette a scomparire comunque dopo la mezzanotte. Non si parla di una festività ufficiale, ma in regioni come l’Emilia-Romagna le tradizioni della notte di San Giovanni restano ancora vive. Per questo, durante la notte è usanza bruciare vecchie erbe e piante nei falò, raccogliendone invece delle nuove.

Inoltre, vengono accesi falò e realizzata proprio l’acqua di San Giovanni, composta da diverse erbe aromatiche tra cui artemisia, lavanda, malva, rosmarino, fiori di iperico, menta e salvia. Messe in un recipiente con dell’acqua, le erbe vanno tenute fuori dalla porta per tutta la notte; al mattino, l’acqua deve essere utilizzata per lavare viso e mani come segno propiziatori e per allontanare malattie, sfortuna ed invidia. Un’usanza sicuramente legata al folklore e che resta affascinante solamente perché tale.

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