Tonno crudo, rischi enormi: ecco a cosa stare attenti

Il consumo del tonno crudo può comportare dei rischi impossibili da sottovalutare: ecco a cosa prestare particolare attenzione.

L’alimentazione è composta da tantissime prelibatezze che possono essere gustate anche non cotte. Tra le possibilità rientra anche quella del tonno crudo che, però, può portare alla luce dei rischi davvero molto alti.

Tonno crudo rischi enormi
Consumare il tonno crudo è rischioso – Pontilenews.it

Il tonno crudo rappresenta per molte cucine un piatto decisamente importante e gustoso. Dall’altra parte, però, bisogna essere consapevoli che tale alimento, consumato in questo modo, può portare a dei pericoli potenziali.

Nel tonno crudo, a tal proposito, ci possono essere dei batteri che, in maniera inevitabile, vanno ad attaccare l’organismo della persona. Ragion per cui non bisogna solo conoscere i rischi ma anche quali contromisure attuare per non correre nessun tipo di pericolo: ecco quello che c’è da sapere.

I rischi del tonno crudo e come arginare il pericolo

Il tonno crudo è spesso protagonista di piatti come il sashimi che impongono, appunto, che sia mangiato al naturale. Questo, però, può avere al suo interno dei batteri come il Clostridium botulinumo, un anaerobico che genera tossine potenzialmente pericolose e che può sfociare in una forma complessa di intossicazione conosciuta come botulismo. Questo non è l’unico batterio presente ma ci sono anche altri come l’Anisakis e la Salmonella.

I rischi e cosa fare in caso di consumo del tonno crudo
Quali sono i rischi del tonno crudo e quali misure difensive attuare – Pontilenews.it

I rischi che si corrono in caso di assunzione di questo alimento contaminato sono essenzialmente tre:

  • Botulismo: in questa situazione viene fuori una tossina che può paralizzare l’area muscolare andando a compromettere il sistema nervoso. I sintomi a cui dobbiamo stare attenti sono: visione non limpida, problemi respiratori, debolezza a livello muscolare e deglutizione non regolare;
  • Parassitosi: questa si genera con la presenza dell’Anisakis e può sfociare in delle infezioni a livello gastrointestinali. I sintomi sono: nausea, vomito, in casi gravi anche l’occlusione intestinale che richiama un dolore nella zona addominale acuto;
  • Infezioni alimentari: anche in questo caso, per colpa della presenza della Salmonella, l’area gastrointestinale viene messa a dura prova. I sintomi sono: nausea, febbre, crampi addominali.

Davanti a questo scenario non possiamo fare altro che aumentare ulteriormente la soglia di cautela quando si consuma del tonno crudo. Ecco cosa fare per ridurre i rischi al minimo:

  • Affidarsi a fonti certificate: l’acquisto deve avvenire presso fornitori che si affidano a prodotti di elevatissima qualità;
  • Congelazione: Il tonno crudo va congelato ad una temperatura al di sotto dei -20 gradi per un giorno così da evitare il pericolo parassitosi. Questa pratica, infatti, va ad eliminare le larve, eventuali, di Anisakis;
  • Igiene e manipolazione: Prima di toccare il tonno laviamo le mani. Dopo averlo lavorato, procediamo ad una pulizia approfondita della zona di lavoro e degli strumenti usati, senza dimenticare di lavare nuovamente le mani.

Insomma, davanti a questo alimento dobbiamo prestare attenzione per non avere risvolti negativi. Lo stesso vale anche per un prodotto in scatola che è stato recentemente richiamato dal mercato.

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