Campeggio senza vincoli, ecco tutti i posti dove si può fare in Italia

Ecco la situazione, regione per regione, in merito al campeggio in Italia: tutte le info utili

In Estate tantissime persone amano trascorrere qualche giorno di relax immersi nella natura. Una delle attività più amate è senza dubbio il campeggio che permette, a chiunque voglia viversi questa esperienza, di provare emozioni indimenticabili.

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Campeggio senza vincoli, ecco tutti i posti dove si può fare in Italia – Pontilenews.it

Per quanto riguarda il nostro Paese va sottolineato come sono davvero pochissimi gli spazi a disposizione in cui le persone possono sostare liberamente. Per esempio in Norvegia, Svezia, Finlandia, Scozia e Islanda il campeggio è totalmente libero e legale, mentre in Olanda in Germania le regole sono molto ferree ed è praticamente impossibile trasgredirle.

In Italia, nel dettaglio, non esiste una legge nazionale nella gestione del campeggio libero. In questo settore ogni regione si rifà alle proprie competenze legislative e più specificatamente ogni comune ha la possibilità di emanare ordinanze per indicare le aree di divieto in cui è non è possibile sostare per il campeggio.

Ecco come ogni regione d’Italia regolarizza il campeggio libero

In Valle d’Aosta il campeggio libero è possibile attuarlo solo al di sopra dei 2500 metri di altezza e dal tramonto all’alba. Inoltre vi è una legge regionale specifica che vieta il bivacco in tenda in tutta l-area protetta del Parco Nazionale Gran Paradiso. Invece in Trentino Alto Adige è sempre vietato il campeggio salvo due situazioni: ossia quando il bivacco non supera le 24 ore e se l’accampamento è in maniera occasionale o avviene su concessione del proprietario di un’area ben distinta.

Passiamo poi a Veneto, Griuli Venezia Giulia e Sardegna dove è praticamente sempre vietato il campeggio, ovviamente salvo nelle aree attrezzate e adibite appositamente per tale attività. In Lombardia, Toscana e Liguria non vi è nessuna norma che vieta o autorizzi il campeggio libero. La Lombardia rimanda ogni tipo di decisione al singolo comune, mentre la Liguria sottolinea come il bivacchi possono effettuarsi solamente nelle zone designate.

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Campeggio in Italia – Pontilenews.it

Mentre in Calabria e Campania non vi sono normative generali, anche in questo caso ogni comune potrebbe autorizzare o vietare il campeggio. La Calabria, però, viene autorizzato il campeggio mobile a patto che sia organizzato senza alcun scopo di lucro. In Molise vi è una legge regionale che permette il campeggio libero in aree pubbliche o private a patto che si rispettino tutte le norme ambientali, igieniche-sanitarie e che duri al massimo 60 giorni.

Le altre Regioni del Paese

Mentre Emilia Romagna è stata emanata una legge che vieta il campeggi libero nelle zone non attrezzate. Però ogni singolo comune ha la facoltà di autorizzarlo per una durata massima di 15 giorni, sempre a patto che le attività siano senza scopo di loro. Invece in Piemonte e nelle Marche si può organizzare attività di campeggio nelle aree in cui non sono presenti già posti adibiti per farlo. L’importante è che il bivacco non superi le 48 ore.

In Umbria il tutto è rimandato ad ogni singolo comune o nel caso di aree protette all’ente che le gestisce. In Sicilia vi è una legge che consente il campeggio libero fino a 24 ore nelle aree di sosta stabilite dai singoli comuni, mentre in Puglia il campeggio libero è consentito solo nelle aree predisposte. Infine in Abruzzo il campeggio si può attuare solo nei comuni che hanno predisposto arie ben precise per la sosta, tuttavia non si può rimanere per più di 5 giorni.

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