Se amate andare al mare e rimanere in spiaggia per tutto il giorno, ecco cosa dovete sapere in merito all’abitudine di portare il cibo da casa.
Sono moltissime le famiglie che scelgono di gestire in maniera del tutto autonoma le proprie vacanze: si affittano un appartamento vicino alla spiaggia, fanno una spesa consistente a inizio settimana e stanno a riva dalle 9 di mattina fino alle 20 di sera, godendosi tutto il tempo a loro disposizione. Se per la cena si concedono qualche ristorantino della zona, il pranzo è invece rigorosamente al sacco: ecco però cosa c’è da sapere in merito al cibo portato da casa.
Sono infatti diversi gli stabilimenti balneari che, tra i cartelli di avviso presenti all’ingresso, vietano ai bagnanti di portarsi il cibo da casa. I motivi sono più che altro riferibili alla pulizia della spiaggia e alla volontà di evitare l’arrivo di vespe, api e formiche, poco adatte all’ambiente e fastidiose per i bagnanti. Di fatto, però, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla possibilità di portarsi il pranzo al sacco in spiaggia e sulla capacità degli stabilimenti balneari di vietarlo.
Dritti e doveri dei bagnanti: tutto sul cibo da casa
Innanzitutto, è bene sapere che tutti i bagnanti hanno il sacrosanto diritto di portare con sé frutta fresca ed acqua da bere, così da garantirsi sempre una buona idratazione. In merito al cibo, però, è bene chiedere al proprio stabilimento quali siano le regole in vigore: uno dei loro doveri, infatti, è quello di mantenere la spiaggia pulita lungo il soggiorno, tema nel quale rientra anche la questione del cibo portato da casa.
Sebbene sia difficile vietare del tutto l’introduzione di cibo portato da casa, anche perché significherebbe controllare ogni borsa all’ingresso e di fatto violare la privacy dei bagnanti, molto dipende dal loro comportamento. Se, gustandosi il loro pranzo, creano troppi rifiuti attorno a sé, mettono a rischio l’ambiente circostante o gli altri bagnanti o esagerano in certi comportamenti, allora i gestori possono intimarli di non proseguire nel pasto, consigliandogli di consumarlo in altri luoghi.
Di fatto, però, a Bacoli in provincia di Napoli, nel 2022 sono state eseguite delle perquisizioni tra gli effetti personali dei bagnanti proprio al fine di verificare se avessero con sé acqua e cibo: nel caso in cui questi venissero trovati, i bagnanti non venivano ammessi in spiaggia. In un secondo momento, lo stabilimento balneare ha ammesso che aveva mal interpretato un articolo presente su Sindacato Italiano Balneari.
