Sembra che nelle profondità degli oceani ci siano delle tracce aliene nascoste. Forse, a breve, il mondo compirà delle grandi scoperte.
Gli esseri umani non hanno mai smesso di cercare forme di vita aliena nell’Universo e sulla Terra, e lo dimostrano le numerose missioni spaziali in cerca di tracce di vita presente o passata, o anche i tanti avvistamenti di UFO sul pianeta Terra. Infatti, tutti ricordano il primo storico avvistamento di un gruppo di ipotetiche navicelle aliene, avvenuto nel lontano 1947 vicino al Monte Rainier negli Stati Uniti.
In seguito, questo episodio portò ad una marea di altri avvistamenti, come ad esempio quello del famosissimo incidente di Roswell del 1947. Quest’ultimo avvistamento è entrato nella storia e nella mente di tutti, poiché improvvisamente si schiantò al suolo un oggetto non identificato, che attirò immediatamente tantissimi giornalisti, i quali lo definirono subito come una probabile navicella aliena.
Tracce aliene sul fondale degli oceani
Secondo un famosissimo astrofisico americano, chiamato Avi Loeb, sui fondali dell’Oceano Pacifico ci potrebbero essere dei pezzi di tecnologia aliena. Inoltre, taluni frammenti metallici recentemente recuperati, sarebbero addirittura di origine non terrestre. Per la precisione – secondo Loeb – questi resti scoperti nell’oceano potrebbero essere di un meteorite che nel 2014 è precipitato nelle vicinanze della Papua Nuova Guinea. E non solo: il suddetto meteorite proverrebbe da un altro sistema stellare.
In più, l’astrofisico di Harvard, ha affermato che una parte di quei resti metallici potrebbe essere addirittura una tecnologia aliena. Il famoso professore ha annunciato queste sue teorie durante un’intervista fatta alla Daily Beast, nella quale si è dimostrato sicuro che il meteorite precipitato fosse interstellare, e contenesse delle parti tecnologiche di un’altra civiltà intelligente. Inoltre, Avi Loeb e un suo collega sostengono che il misterioso oggetto interstellare passato nel Sistema Solare nel 2017, chiamato Oumuamua, sia stato un vero veicolo spaziale alieno.
Tuttavia, grazie ad un ricco finanziamento privato, l’astrofisico cercherà di dimostrare che quei frammenti di ferro, magnesio e titanio trovati nell’oceano, appartengano ad una tecnologia aliena. In un’altra intervista ha dichiarato che ciò che sta per fare gli regala un’emozione unica al mondo, poiché potrebbe scoprire per la prima volta l’esistenza di una civiltà aliena. Tuttavia, altri suoi colleghi non sono del tutto d’accordo con lui.
Infatti, molti si dissociano dalle sue dichiarazioni inerenti alla possibilità di trovare una tecnologia extraterrestre sulla Terra. Alcuni scienziati hanno affermato che è normale trovare parti metalliche aliene sul fondale oceanico, poiché nel corso dei milioni di anni sulla Terra sono precipitati tanti meteoriti di vari materiali.