Cosa si nasconde sotto la sabbia delle spiagge? La risposta non la conosce nessuno e cambia da regione e regione.
Giocare con la sabbia è l’attività preferita dei bambini e lo siamo stati tutti. Quando eravamo piccoli spesso ci chiedevamo di cosa fosse fatta la spiaggia e la risposta non l’abbiamo mai saputa. Ora che i nostri figli ce lo chiedono spesso non sappiamo proprio cosa dire.
Quando pensiamo ai nostri giochi con la spiaggia ricordiamo quando andavamo alla ricerca dell’acqua scavando sotto il terreno e spesso trovavamo anche tanti molluschi. Questa grande distesa è composta da tanti piccoli granelli e cambiano in base alla regione e, addirittura, anche nella stessa.
Come è fatta la sabbia? Ecco il perché ogni spiaggia è diversa
La Sardegna è nota per le sue sabbie chiare, quasi bianche, e di grana sottile. Poi ci sono regioni che hanno spiagge più scure con granelli più grossi o più scuri. Anche se ci sono queste differenze notevoli, l’origine della sabbia è sempre la stessa. Cambia soltanto la morfologia del territorio in cui si è sviluppata.
La sabbia nasce dalle montagne ed è formata dal materiale eroso dai bacini idrografici dei fiumi e viene portata a valle. Essendo diverso da regione a regione il territorio, le spiagge hanno un aspetto diverso. Questa spiegazione emerge dal libro di Enzo Pranzini, docente di difesa dei litorali all’Università di Firenze e autore del libro “Granelli di sabbia”.
Le correnti marine portano il materiale delle montagne che si deposita sui litorali, erodendolo e formando così le spiagge che conosciamo e amiamo per la loro bellezza. Perché sono tutte diverse lo spiega lo stesso autore, sottolineando che le spiagge dell’Emilia-Romagna hanno la sabbia grigia perché questa viene dalle Alpi e viene trasportata dal po.
La sabbia gialla di Lignano Sabbiadoro proviene invece dalle Alpi Orientali e i calcari chiari delle Dolomiti. Le sabbie del Salento sono così chiare perché si formano dal carbonato di calcio, che è una sostanza bianca. Queste spiagge dipendono dalla posidonia, che formano una barriera che le tutela dall’erosione e i resti dei loro gusci finiscono nelle spiagge assieme alla sabbia.
Anche in Sardegna accade la stessa cosa, ma c’è una spiaggia particolare a Budelli che è di colore rosa perché composta da frammenti di gusci di Miniacina miniacea, un protozoo che ha un guscio calcareo di colore rosa.
Questo organismo vive sulla poseidonia. A Stintino, sempre nella stessa regione, c’è una spiaggia – la Pelosa – che ha un colore particolare grazie a graniti e resti animali della quale è composta al 50%. Ma in Italia esistono anche tante spiagge composte di sola ghiaia, che si formano presso i delta dei fiumi.