Il caldo eccessivo ha prodotto un boom di meduse nei nostri mari: ne è apparsa anche una molto rara

Allarme meduse, in particolare, in Puglia e nel versante ionico della costa del Salento. Apparso un esemplare raro nel Gargano.

Le meduse sono organismi planctonici. Fanno parte del phylum degli cnidari, una classe degli scifozoi che annovera le specie più grandi dette scifomeduse. Il loro corpo è di consistenza gelatinosa, formato per il 98% di acqua. È costituito da una zona superiore convessa, l’esombrella e da una zona inferiore concava, detta subombrella al cui centro è posta la bocca. Questa si collega alla cavità gastrovascolare mediante una struttura tubulare chiamata manubrium.

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Meduse nel Salento: le tipologie più diffuse – Pontilenews.it

Dal margine sub-ombrellare si propagano dei tentacoli urticanti che la medusa usa a scopo di difesa e di predazione. Proprio questi cnidociti, che si trovano sui tentacoli, possono provocare ustioni con bruciore. Generalmente le meduse non rappresentano un grave pericolo per l’uomo, tuttavia, la loro presenza sta allarmando i turisti negli ultimi giorni. Nell’arco di una cinquantina di chilometri tra spiagge e scogliere, stanno rincorrendo le segnalazioni da parte dei bagnanti che affollano la litoranea salentina.

Infatti, sulla costa jonica le preoccupazioni maggiori sono legate alla comparsa della cosiddetta Pelagia noctiluca. Se accidentalmente ne vengono sfiorati i tentacoli, si riportano irritazioni alla pelle più o meno acute. Il fenomeno sta durando a lungo e già dal maggio di quest’anno si è verificato uno spiaggiamento di migliaia di esemplari. L’habitat naturale di questa particolare specie di meduse è quello dai mari tropicali ma, secondo gli esperti, a causa dell’innalzamento della temperatura delle acque dei mari pugliesi è aumentata la loro presenza. Invece questa dovrebbe essere periodica e durare in base alle correnti che le spostano e ai venti.

L’esemplare di Rodi Garganico, cosa fare se si viene punti dalle meduse

Quello di Rodi Garganico, ritrovato nelle acque della penisola il 16 agosto, è un esemplare molto raro. Si tratta della medusa blu Porpita porpita, conosciuta anche come il “bottone blu del mare”. È una specie dal basso potere urticante. Possiede un gran numero di tentacoli e un diametro di 3 centimetri di lunghezza quando il disco centrale si trova appiattito. I suoi tentacoli sono di colore blu traslucido, invece il bordo del disco è blu scuro. È bene comunque evitarne il contatto e in generale non avvicinarsi troppo a tutte le specie di meduse.

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Esemplare porpita porpita – Pontilenews.it

Nel caso in cui si venga punti da una medusa bisogna evitare di rimuovere i tentacoli direttamente a mani nude. Occorre coprirle prima di eliminare i tentacoli e i possibili frammenti. Ci si può aiutare con acqua tiepida del mare o sabbia, per ridurre in parte il dolore della lesione.

Si possono anche applicare garze fredde alternate a garze impregnate con aceto o limone. L’ideale è comunque raggiungere un pronto soccorso e rivolgersi a professionisti sanitari che sanno come intervenire. Inoltre, la puntura di medusa può causare shock anafilattico; tuttavia, resta fondamentale non farsi prendere dal panico e nelle settimane successive alla puntura evitare di esporre le zone colpite al sole, poiché la pelle è molto più sensibile.

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