Questa sostanza può migliorare la memoria negli anziani: è comunissima

Se temete che i genitori e i vostri nonni perdano progressivamente la memoria, provate con questa sostanza: è un toccasana incredibile.

Con l’andare avanti del tempo e con l’avanzare dell’età, è normale che la memoria diventi un po’ più arrugginita e che si faccia fatica a ricordare ogni dettaglio, soprattutto di ciò che è molto lontano o di ciò che si è appena fatto. Al di là delle condizioni patologiche come quella dell’Alzheimer, anche chi non ha alcuna malattia invecchiando tende ad avere problemi di memoria. Se volete evitare che vi succeda, provate così.

Ecco la sostanza che migliora la memoria negli anziani
Ecco la sostanza che migliora la memoria negli anziani: riempigli la casa – Pontilenews.it)

Innanzitutto, gli esperti concordano nel definire come protettivo nei confronti dei problemi della memoria il mantenersi attivi anche e soprattutto dal punto di vista mentale, coltivando i propri interessi e stimolandosi con la lettura di libri o alcuni giochi come i cruciverba o i Sudoku. C’è però una sostanza che sembra davvero un toccasana contro la fisiologica perdita di memoria: ecco qual è.

Con questa sostanza non perderete più la memoria: ecco qual è

Se state già pensando a qualcosa di difficile da reperire o di particolarmente costoso vi freniamo subito: ciò che hanno scoperto gli scienziati è qualcosa di estremamente comune e che, soprattutto, molti di noi hanno già in casa e usano già abitualmente. Ma siete curiosi di scoprire di cosa si tratta? Ecco che ve lo sveliamo.

Ecco la sostanza che migliora la memoria negli anziani
Ecco la sostanza che migliora la memoria negli anziani: riempigli la casa – Pontilenews.it

Ebbene sì. Gli scienziati hanno scoperto che esporre gli anziani a diversi profumi naturali durante il sonno aumenta la loro memoria del 226% in soli sei mesi. Tale studio è stato pubblicato su Frontiers in Neuroscience ed ha coinvolto uomini e donne di età compresa tra i 60 e gli 85 anni senza problemi di memoria. Alla fine del periodo di studio di sei mesi, i ricercatori hanno testato la loro memoria e l’hanno messa a confronto con quella di persone esposte a profumi appena percettibili e quasi inesistenti.

Il gruppo che ha dormito con dei profumi come rosmarino, lavanda e menta vicino a sé ha dimostrato punteggi molto più alti di quelli ottenuti dal gruppo di controllo ed ha anche riferito di aver dormito meglio. Le immagini cerebrali, infatti, hanno mostrato come chi ha percepito gli odori aveva un percorso nettamente più forte tra la corteccia prefrontale e il lobo temporale mediale, due delle aree più importanti per la memoria. Provare per credere!

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