E se ti dicessimo che gli oggetti portafortuna non sono solo per creduloni? Cosa ha scoperto la scienza

Gli oggetti portafortuna potrebbero non essere solo per i creduloni: scopriamo il punto di vista scientifico sul potere di questi amuleti speciali e sul ruolo che ricoprono nell’influenzare il nostro destino. 

Oggetti magici che ci permettono di tenere lontani eventi sfortunati e disgrazie, riuscendo ad attirare con facilità la dea bendata. Sono tante le persone che ricorrono ai portafortuna, ovvero amuleti, ciondoli oppure oggetti a cui si è legati da una vita, da cui non ci si stacca mai. Spesso questi elementi sono irrinunciabili quando si devono affrontare particolari sfide e in molti casi non se ne può fare a meno nella propria casa.

E se ti dicessimo che gli oggetti portafortuna non sono solo per creduloni? Cosa ha scoperto la scienza
Gli studi sugli oggetti portafortuna – Pontilenews.it

Se ci sono persone che non riesco a staccarsi dai loro amuleti del cuore, altre non li considerano davvero utili, vedendoli destinati solo agli scaramantici. Ma in realtà potrebbe non essere così.

A studiare gli oggetti portafortuna e la loro influenza sul corso della nostra esistenza è la scienza stessa. Dei ricercatori americani hanno approfondito il nesso tra il destino favorevole e il possedere oggetti ritenuti universalmente baciati dalla fortuna, come per esempio il quadrifoglio, il gatto cinese, il ferro di cavallo e il corno. In particolare sono stati degli studiosi dell’Università di Hertfordshire ad approfondire l’effettiva efficacia di questi strumenti: vediamo cosa è stato rilevato.

Gli oggetti portafortuna non sono solo per creduloni: cosa dice la scienza

A seguito di una serie di studi, è stato rilevato come i portafortuna avrebbe nel concreto un’azione positiva su di noi. Questi oggetti ci aiuterebbero davvero ad avere la fortuna della nostra parte.

Gli oggetti portafortuna non sono solo per creduloni: cosa dice la scienza
Portafortuna : funzionano davvero? – Pontilenews.it

Un gruppo di ricercatori, guidati dal docente di psicologia Richard Wiseman, ha scoperto come i portafortuna quindi funzionano, ma a patto che sussista un pilastro cardine. Bisogna credere nella loro effettiva azione benefica.

Wiseman e il suo staff da anni studiano le menti delle persone che si ritengono baciate dalla dea bendata. Inoltre, comparano le persone fortunate con quelle che, invece, si ritengono vittime di un destino avverso e nella ruota della sfortuna.

Da quanto emerso dagli studi, se una persona possiede un oggetto portafortuna e crede davvero che questo incida positivamente sulla sua vita, allora nel concreto il talismano funzionerà. Averlo vicino, non farà altro che stimolare l’attitudine potenziante del suo proprietario, portandolo a vedere il bicchiere mezzo pieno. Inoltre avendolo con sé si sentirà più sicuro delle sue capacità e fiducioso in un risvolto positivo degli eventi.

Questo scenario è stato confermato da un esperimento in cui sono state coinvolte circa 100 persone che hanno portato nelle loro tasche per un mese un penny. Ai partecipanti è stato chiesto di considerare la monetina come un potente portafortuna. Questo ha influito in modo positivo sulle loro vite, tanto che oltre il 50% delle persone sono state in effetti più fortunate del solito. Il 30% ha avuto un netto miglioramento della propria vita. Terminata la sperimentazione, oltre il 70% dei soggetti coinvolti ha continuato a tenere la monetina in tasca, visti i benefici riscontrati.

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