Pronto soccorso, la svolta delle Caring Nurse: così aiutano pazienti e parenti

Andare al pronto soccorso non è certamente piacevole, anche se non siamo coinvolti in prima persona. Una novità importante è data dalle Caring Nurse.

Passare il tempo in ospedale non è mai piacevole, sia se si è stati costretti ad andare per un malessere personale e improvviso, sia se si ha la necessità di stare vicini a un familiare che ha avuto un problema. Provare ansia e tensione in questi casi è più che naturale, anche semplicemente se ci si deve sottoporre ad alcuni esami e si deve attendere l’esito.

Pronto soccorso, la svolta delle Caring Nurse
Il rapporto infermiere/medico-paziente è davvero importante – Foto | Pontilenews.it

Non va certamente meglio se c si ritrova al pronto soccorso, dove si può arrivare con poche certezze relative alla diagnosi e dove spesso si è costretti a stare in attesa per ore, rendendo tutto ancora più stressante. In un luogo simile non sono pochi i casi di insofferenza totale, nati proprio per il tempo trascorso e per la sensazione di essere poco considerati. Proprio per cercare di ridurre queste situazioni stanno nascendo le Caring Nurse.

Al pronto soccorso sbarcano le Caring Nurse

Riuscire a instaurare un rapporto di fiducia tra medico e paziente non può che essere importante. Questo consente a chi è malato di confidarsi con il dottore e mettere in mostra anche eventuali disturbi poco piacevoli. Ma allo stesso tempo di sentirsi compreso e di pensare di essersi affidati a una persona competente.

chi sono le Caring Nurse
In ospedale si ha bisogno di essere confortati – Foto | Pontilenews.it

L’ospedale Niguarda di Milano, da tempo uno di quelli in prima linea nella cura di tante malattie, ha così deciso di introdurre una figura rivoluzionaria che si sta rivelando davvero efficace. Quella delle Caring Nurse.

Si tratta di un’infermiera che si occupa in maniera specifica dell’accoglienza di chi arriva nella struttura e ha il compito di relazionarsi per cercare di rendere meno pesanti i tempi di attesa. Troppo spesso, infatti, quando ci si ritrova in queste situazioni si avverte un “vuoto di informazioni”. Come accade quando il nostro caro è in sala per farsi visitare e non si ha bene quindi cosa stia accadendo. Si generano così timori che a volte potrebbero essere anche infondati. Negli ultimi tempi questi episodi hanno scatenato discussioni, anche piuttosto violente, con il personale, che si è sentito attaccato anche se senza motivo. Avere una persona simile al proprio fianco può ridurre in maniera notevole timori e insicurezze.

Una figura che può essere fondamentale

L’infermiere Caring Nurse è in servizio al Niguarda da maggio 2023 e opera sette giorni su sette, dalle 7 alle 21, gli orari di maggiore affluenza nel pronto soccorso. Averlo operativo riduce anche il carico di lavoro del personale medico. Che troppo spesso in passato finiva per essere tempestato di domande inutili e frequenti da parte dei familiari dei pazienti, riducendo così il tempo da dedicare ai malati.

caring nurse nuova figura
Chi sono e cosa fanno le Caring Nurse – Pontilenews.it

Il riscontro in questi primi mesi di attività è stato più che positivo, come ha avuto modo di sottolineare Marco Bosio, direttore generale dell’Ospedale. “Gli episodi di aggressione nei confronti del personale sanitario sono diminuiti del 36%. Da maggio a luglio 2022, infatti, si erano verificati 14 episodi di violenza (verbale e/o fisica), nello stesso periodo del 2023, con l’introduzione del servizio si sono ridotti a 9″, sono le sue parole a Panoramasanita.it.

“Questa figura è stata apprezzata fino ad ora da personale e pazienti. Chi lo fa vanta un’esperienza pluriennale al pronto soccorso, proprio per questo sa bene cosa si prova in queste situazioni. Le informazioni sanitarie che forniscono sono professionali e chiare”.

I familiari si dimostrano così supportati e compresi appieno, cosa che invece non si verificava sempre in passato.

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