Vuoi vivere a lungo? Allora devi rispettare questi fattori essenziali

Qual è l’elisir di lunga vita? I più longevi si dimostrano capaci di rispettare alcuni fattori chiave, spiegano gli scienziati.

La ricetta per avere una vita lunga non dipende soltanto da “ingredienti” come i fattori fisici. Per vivere a lungo è di fondamentale importanza anche un giusto approccio mentale. Vivere a lungo è anche, infatti, una questione di testa: un approccio positivo influenza la propensione a stare bene, spingendo  a impostare la propria esistenza su regole equilibrate e sane.

Qual è la ricetta per una vita lunga
Vuoi vivere a lungo? Rispettando alcuni fattori hai più probabilità di farcela – Pontilenews.it

Longevità e positività andrebbero dunque di pari passo? Molti centenari ne sono convinti. Le cose però potrebbero essere più complesse di così. Lo fa notare David Watson, professore emerito di psicologia della personalità all’Università di Notre Dame.

Secondo lui, «sebbene molti centenari ritengano che l’essere positivi abbia avuto un ruolo nella loro longevità, la relazione tra personalità e invecchiamento è più profonda», spiega Watson a CNBC. «Penso che gli effetti del semplice essere positivi siano sopravvalutati», sottolinea lo psicologo, facendo notare che anche altri tratti sembrano essere strettamente associati alla longevità. In particolare ci sarebbero 5 fattori essenziali della personalità.

I 5 fattori essenziali che fanno vivere più a lungo

Quali sono questi 5 fattori della personalità legati alla longevità? Sono apertura, presa di coscienza, estroversione, gradevolezza e nevroticismo. Tra questi, secondo Watson l’aspetto più collegato a una vita lunga è la presa di coscienza, vale a dire il modo con cui ci si organizza e si riesce ad autodisciplinarsi.

fattori chiave longevità
Esiste una ricetta della longevità applicabile a tutti? – Pontilenews.it

Con ogni probabilità ciò deriva dal fatto che le persone più coscienziose si prendono più cura di sé e della propria salute. Per esempio mangiano e bevono con moderazione. «Le persone coscienziose non fanno cose stupide, quindi hanno tassi di incidenti più bassi e comportamenti sanitari migliori», fa notare Watson.

Ma c’è una buona notizia anche per i meno coscienziosi: con l’avanzare dell’età è possibile migliorare la propria coscienziosità. Insomma, c’è speranza per tutti. Volendo ci sono anche seminari per tentare di aumentare le proprie capacità di autoregolamentazione, ricorda l’esperto. Alla base c’è l’idea che agire in maniera più coscienziosa sedimenterà in una buona abitudine. Che a sua volta si tradurrà in comportamenti conseguenti.

«Cerca di essere puntuale nelle cose, di mantenere un impegno. Ciò non significa che un atteggiamento positivo non serva a nulla», consiglia Watson. «Le persone psicologicamente sane hanno tempi di recupero più rapidi», aggiunge, e «sono in grado di dire a se stesse: ‘Non è un grosso problema’. Trovano il modo di riportarsi a quell’equilibrio».

Impostazioni privacy